Buongiorno amici! Oggi, Venerdì 23 ottobre, proseguiamo con la nostra rubrica settimanale rivolta a tutti coloro che, oltre ad amare la lettura, sono anche appassionati di arte. Conosceremo più da vicino una serie di romanzi nei quali l’incontro tra la parola e l’immagine prende forme diverse: a volte accade che un quadro entri nel racconto attraverso la sua descrizione, caricandosi di nuovi significati, altre volte che gli artisti siano protagonisti di romanzi biografici, altre ancora che opere d’arte, reali o immaginarie, diventino cornice di avvincenti romanzi gialli o di storie d’amore e di vita. Continuiamo questo percorso, augurandovi come sempre una piacevole lettura.

Il Romanzo

La donna che collezionava segreti di Iain Pears, edito da Longanesi nel 2011. Per celebrare il semestre di presidenza italiana al Consiglio dell'Unione Europea, il governo italiano si impegna a preparare una mostra dedicata all'arte europea. La mostra dovrà essere un evento straordinario, ma accade qualcosa di imprevedibile: un’opera di grande valore viene rubata. L’opera d’arte in questione è il Paesaggio con Cefalo e Procri di Claude Lorrain, un dipinto che ha la fama di essere uno dei quadri più rubati e ambiti al mondo. Flavia Di Stefano, facente funzione di capo del Nucleo investigativo per la tutela del patrimonio artistico, riceve l'ordine di recuperarlo a tutti i costi, ma senza mettere in imbarazzo le massime autorità italiane e soprattutto senza far trapelare nulla ai media. Non sapendo come sbrogliare quell'intricata matassa, Flavia chiede aiuto al suo vecchio mentore, il generale Taddeo Bottardi, il quale le suggerisce una possibile pista, che porterebbe niente meno che a un nucleo terrorista attivo negli anni Settanta. Nel frattempo suo marito, l'inglese Jonathan Argyll, storico dell'arte, ha intrapreso una sua indagine personale. Intenzionato a fare un regalo a Bottardi, ha deciso di stabilire la provenienza di un piccolo dipinto d'epoca rinascimentale, raffigurante l'Immacolata Concezione, che al momento è appeso a una parete dell'appartamento del generale. La ricerca della verità porterà Argyll e Flavia a scoprire antichi e sconvolgenti segreti, aprendo un vero e proprio vaso di Pandora ...

L'Opera

Paesaggio con Cefalo e Procri riuniti da Diana (1645, olio su tela, 101.5 x 132.8 cm., National Gallery, Londra) di Claude Lorrain. Sull'idilliaco scenario di una campagna in piena estate, vediamo sulla destra lo svolgersi dell'episodio mitologico, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio e in particolare dal settimo libro: Procri, moglie di Cefalo, viene accidentalmente uccisa dal marito durante una battuta di caccia, mentre lo spia, nascosta dietro un cespuglio, per accertarsi della sua fedeltà; Cefalo, pensando che dietro al cespuglio ci sia un animale, pone fine all'esistenza della moglie. Il momento raccontato da Lorrain è quello in cui la dea Diana riconcilia i due sposi, dopo che Cefalo, a sua volta, aveva dubitato della fedeltà di Procri: Diana li mette in guardia circa i pericoli della gelosia e dona a Procri una lancia invincibile e un cane da caccia, Lelape. Procri a sua volta regala i doni di Diana all'amato e sarà proprio la lancia invincibile a ucciderla. Secondo una diversa lettura potrebbe invece trattarsi del momento finale di un'altra versione del mito "dal lieto fine", in cui Diana resuscita Procri e riunisce i due sposi. La riconciliazione tra i due giovani sposi è sottolineata dal loro gesto: stanno infatti per congiungere le loro mani davanti alla dea Diana che accompagna dolcemente Procri, poggiandole una mano sulla spalla e, al contempo, presenta il cane Lalape a Cefalo. I personaggi sono abbigliati con vesti classiche e hanno volti idealizzati, elementi caratteristici dell'arte classicista del Seicento.

L'incontro

Un uomo incappucciato, in pieno pomeriggio, piomba con un furgone nell'area magazzino del museo e minaccia con un'arma gli operai, costringendoli a caricare un dipinto, con tanto di cornice, sul retro di un automezzo che poi riparte a tutta velocità. Il dipinto in questione è proprio il Paesaggio con Cefalo e Procri di Claude Lorrain.

Curiosità

A prima vista, La donna che collezionava segreti sembra essere un mistery esoterico sui furti d'arte, ma andando avanti con la lettura notiamo che quello che accade ha a che fare più con la politica che con la criminalità. Questo libro affascina per la maniera in cui Iain Pears sa raccontare il complesso gioco di poteri, tutto italiano, nascosto dietro a una vicenda che coinvolge terrorismo, servizi segreti e intrighi politici.