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Quando l’arte incontra un romanzo

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Quando l’arte incontra un romanzo

16 - 22 ottobre 2020

La rubrica del venerdì

Buongiorno amici! Oggi, Venerdì 16 ottobre, proseguiamo con la nostra rubrica settimanale rivolta a tutti coloro che, oltre ad amare la lettura, sono anche appassionati di arte. Conosceremo più da vicino una serie di romanzi nei quali l’incontro tra la parola e l’immagine prende forme diverse: a volte accade che un quadro entri nel racconto attraverso la sua descrizione, caricandosi di nuovi significati, altre volte che gli artisti siano protagonisti di romanzi biografici, altre ancora che opere d’arte, reali o immaginarie, diventino cornice di avvincenti romanzi gialli o di storie d’amore e di vita. Continuiamo questo percorso, augurandovi come sempre una piacevole lettura.

I racconti

Ombre. Racconti ispirati ai dipinti di Edward Hopper, a cura di Lawrence Block, edito da Einaudi nel 2017.

«In America e nel mondo intero Hopper è senza dubbio un artista molto amato. Ma ho scoperto» scrive  Lawrence Block nell’introduzione al libro «che ad apprezzarlo in particolar modo sono i lettori, gli scrittori, e in generale chi subisce il fascino di una bella storia. Che ci piaccia crearle o ascoltarle, noi amanti delle storie siamo invariabilmente attratti dal lavoro di questo artista».

Dall’idea di dare voce alle immagini silenziose di Hopper nasce Ombre, una bella antologia che intende celebrare questo grande artista americano attraverso le parole di altrettanto grandi scrittori. I nomi chiamati a raccolta da Lawrence Block - Megan Abbott, Jill D. Block, Robert O. Butler, Lee Child, Nicholas Christopher, Michael Connelly, Jeffery Deaver, Stephen King, Joe R. Lansdale, Joyce C. Oates, Kris Nelscott, Jonathan Santlofer - hanno accettato con entusiasmo di prendere parte al progetto e il risultato sono tredici racconti, eterogenei per stile e genere, ciascuno ispirato a un’opera diversa, liberamente scelta dall’autore.

Le opere

«Hopper guardava con fastidio ai critici che liquidavano i suoi dipinti come semplici illustrazioni. In linea con l’espressionismo astratto, s’interessava soprattutto alle forme, al colore e alla luce, non al significato o al valore narrativo di un’immagine. Hopper non era un illustratore né un narratore. I suoi quadri non raccontano storie. Ma hanno la capacità di evocare in modo potente e irresistibile quelle racchiuse al loro interno in attesa di essere raccontate. Hopper sa fermare sulla tela un momento sospeso nel tempo – un istante con un passato e un futuro che lo spettatore è chiamato a rintracciare».

È ancora Block a illustrare con poche ed efficaci parole l’estetica di Hopper: definito il pittore del silenzio, è universalmente considerato il massimo esponente del realismo americano, ma in realtà rimane difficile circoscrivere entro questa definizione la sua poetica. La maggior parte delle opere scelte per l’antologia rappresentano scene di interni, attraversate da personaggi che acquistano centralità rispetto alla composizione (Mattina a Cape Cod, Lo spogliarello, Sera d'estate, Soir Bleu, Hotel Lobby, Hotel presso una ferrovia, Stanza a New York, Cinema a New York, Le undici di mattina, Stanza d'albergo, Tavola calda); in altre, come I nottambuli e Finestre di notte, il rapporto tra le figure umane e la scena appare mutato a favore delle architetture e delle luci e infine, in Stanze sul mare, diventano protagoniste le linee, i colori e la luce.

L’incontro

Tra i tredici racconti che compongono Ombre vogliamo suggerirvi quello dal sapore più noir, in sintonia con le cupe atmosfere ottobrine: La sala della musica scritto da Stephen King e ispirato all’opera Stanza a New York (1932, olio su tela, 29x36 cm., Sheldon Museum of Art, Lincoln, USA). Il dipinto sembra ritrarre una semplice scena di calma domestica, ripresa dall’esterno della finestra: fuori è sera, mentre all’interno la stanza è illuminata da una luce artificiale e calda. Lui legge il giornale che sfiora il tavolo rotondo posto al centro della stanza; lei, con il gomito poggiato sullo stesso tavolo, preme distrattamente i tasti di un pianoforte. Tra i due non c’è relazione: il loro distacco, espresso dalla posizione dei corpi, è accentuato dalla massiccia porta di legno chiusa che attraversa lo spazio alle loro spalle. Gli Enderby - questo è il nome che King dà ai due – trascorrono la serata nella stanza che, molti anni prima, avevano immaginato come la camera del loro bambino. Dopo anni di tentativi infruttuosi, avevano rinunciato all’idea di un figlio e adibito quello spazio a stanza della musica. Sullo sfondo dell’America colpita dalla Grande Depressione, la coppia però nasconde, dietro l’apparente normalità, un terribile segreto.

Curiosità

La riproduzione di Mattina a Cape Cod apre l’antologia, senza essere associata ad alcun racconto. Il dipinto era infatti stato scelto da uno dei quattordici scrittori inclusi nel progetto editoriale che alla fine, per un imprevisto, non ha potuto realizzare il suo contributo. Essendo già stata richiesta e ottenuta l’autorizzazione all’uso dell’immagine, gli editori non hanno voluto escludere l’opera: è così che Mattina a Cape Cod, inserita in apertura come illustrazione d’antiporta, diventa un omaggio e insieme un invito ai lettori, affinché anch’essi contribuiscano al libro, scrivendo oppure solo immaginando la storia mancante.

Per leggere le rubriche delle settimane precedenti, clicca in basso:

  1. Confessioni di una maschera di Yukio Mishima
  2. Il cardellino di Donna Tartt
  3. La ragazza con l'orecchino di perla di Tracy Chevalier
  4. Schiava di Picasso di Osvaldo Guerrieri
  5. Ninfee nere di Michel Bussi
  6. E le altre sere verrai? di Philippe Besson
  7. La vita moderna di Susan Vreeland
  8. I delitti della primavera di Stella Stollo
  9. La vedova Van Gogh di Camillo Sanchez
  10. Il ritratto Bellini di Jason Goodwin
  11. L’uomo che veniva da Messina di Silvana La Spina
  12. La lista di Lisette di Susan Vreeland
  13. ¡Viva la vida! di Pino Cacucci
  14. La passione di Artemisia di Susan Vreeland
  15. La ragazza delle fragole di Lisa Stromme
  16. La felicità delle piccole cose di Caroline Vermalle
  17. La moneta di Akragas di Andrea Camilleri
  18. Charlotte di David Foenkinos

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