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Quando l’arte incontra un romanzo

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Quando l’arte incontra un romanzo

31 luglio - 6 agosto 2020

La rubrica del venerdì

Buongiorno amici! Proseguiamo oggi, Venerdì 31 Luglio, con la nostra rubrica settimanale, rivolta a tutti coloro che, oltre ad amare la lettura, sono anche appassionati di arte. Conosceremo più da vicino una serie di romanzi nei quali l’incontro tra la parola e l’immagine prende forme diverse: a volte accade che un quadro entri nel racconto attraverso la sua descrizione, caricandosi di nuovi significati, altre volte che gli artisti siano protagonisti di romanzi biografici, altre ancora che opere d’arte, reali o immaginarie, diventino cornice di avvincenti romanzi gialli o di storie d’amore e di vita. Continuiamo questo percorso, augurandovi come sempre una piacevole lettura.
Il Romanzo
La lista di Lisette (Neri Pozza, 2014) è il primo romanzo di Susan Vreeland, nel quale sia la vicenda che i personaggi principali sono frutto della fantasia dell’autrice. Lisette è narratrice e protagonista. Ha sempre vissuto a Parigi, orfana, allevata in un convento di suore, dove Suor Marie Pierre le ha insegnato non solo a vedere, ma anche a osservare. Lisette e André si sono sposati giovanissimi, alla fine degli anni Trenta, e si stanno godendo l'allegra vita parigina - tra i caffè, le mostre degli artisti, il cabaret e tutto ciò che Parigi ha da offrire - quando André riceve la lettera del nonno Pascal che gli chiede di tornare a casa, a Roussillon, per accudirlo negli ultimi giorni di vita. È qui che ha inizio la storia. A Roussillon i due non si imbattono affatto in un anziano malandato e in fin di vita, ma in un aitante ottantenne in evidente buona salute. Nel chiuso della sua casa, Pascal mostra alla coppia la vera ragione del loro arrivo a Roussillon: sette quadri che lasciano Lisette a bocca aperta. A tratti il romanzo diventa una lezione sulla pittura paesaggistica francese, attraverso i quadri che gli stessi Pisarro, Cezanne e Picasso, non ancora famosi, avevano regalato al nonno, in cambio di belle cornici. Lisette si lega molto a Marc Chagall e sua moglie Bella, suoi vicini di casa, arrivati in Francia per sfuggire alle persecuzioni razziali in atto contro gli ebrei. Morto Pascal, André viene richiamato in guerra, ma prima di partire si premura di nascondere dalle possibili razzie di guerra i famosi dipinti; peccato però che non svela i nascondigli alla moglie. Lisette rimane a Roussilon da sola, senza notizie del marito in guerra, con i tedeschi che compiono indisturbati razzie di opere d’arte. Quando la Francia viene liberata dagli alleati, Lisette si rende conto che il suo adorato André non tornerà dalla guerra e comincia la sua caccia al tesoro per ritrovare i dipinti nascosti, con l’aiuto di Max, amico parigino suo e di André.
L’Opera
La passeggiata (1917-1918 Olio su tela, 170x163 cm, Museo di Stato Russo, San Pietroburgo) di Marc Chagall. Marc Chagall (Lëzna, 7 luglio 1887 – Saint-Paul-de-Vence, 28 marzo 1985), il cui nome ebraico era Moishe Segal e quello russo Mark Zacharovič Šagal, trascritto poi in francese come Chagall, è stato un pittore russo naturalizzato francese, d'origine ebraica chassidica. Nacque in una famiglia ebraica a Lëzna, presso Vitebsk, una città di lingua yiddish oggi in Bielorussia, allora facente parte dell'Impero russo. Il giorno stesso della sua nascita, il villaggio venne attaccato dai cosacchi durante un pogrom e la sinagoga fu data alle fiamme; da allora l'artista - rievocando le proprie origini - userà dire: "Io sono nato morto". La passeggiata ha al centro della scena il pittore che tiene per mano la moglie Bella, mentre vola tranquillamente per aria. Nell'altra mano ha un uccellino che simboleggia il loro accordo con la natura. L'artista guarda verso di noi con un largo sorriso che esprime tutta la sua felicità: è una splendida giornata, sta facendo un picnic con la sua amata moglie, alle loro spalle c'è la loro città, il luogo dove sono nati. La loro felicità è perfetta: Bella si alza in volo e Chagall la trattiene con la mano, ma a sua volta sembra sollevato da terra grazie all'amore che lo lega alla donna. Il dipinto è realizzato con colori molto saturi, come in tutta l’opera dell’artista. La tovaglia è decorata con fiori di un rosso intenso, in contrasto di complementarietà con il verde brillante del prato. Anche gli edifici lontani sono colorati di verde. Solamente la Sinagoga ha un colore molto pallido, vicino al rosa chiaro. Il cielo è bianco, con interventi grigi che creano schegge di chiaroscuro cubista. La veste di Bella riprende il colore della Sinagoga, ma con toni più saturi e intensi. Le foglie blu e indaco di un alberello compaiono da sinistra. Questo dipinto è un inno all’amore.
L’incontro
In quella Provenza dove l’uomo e la natura vivono in armonia, provincia di quella Francia che in anni difficili aveva perso “una battaglia ma non la guerra” e che presto avrebbe ritrovato “la libertà e la grandezza”, Lisette impara da Chagall che «nella nostra vita c’è un unico colore che, come sulla tavolozza di un artista, rivela il senso dell’esistenza e dell’arte. È il colore dell’amore». Altra protagonista di questo romanzo è proprio l’amicizia che si instaura tra Lisette e Marc Chagall e sua moglie Bella … ed ecco cosa dicono in merito a La passeggiata: «Pura esuberanza!» mormorai. «C'era appena stata la Rivoluzione di Ottobre, che per gli ebrei significava liberazione, fine delle umiliazioni e delle restrizioni. Mi mandò al settimo cielo […] C'è dell'altro. È un dipinto d'amore. Le vostre mani sono intrecciate nella felicità e le sue labbra sono dello stesso viola del vestito».
Curiosità
Roussillon è un villaggio provenzale della regione Vaucluse, caratterizzato dalle cave d’ocra, con le pareti di “sangue e oro”, che ne fanno un luogo speciale: da queste cave infatti viene, o veniva estratta l’ocra che, ripulita, filtrata, macinata, polverizzata, diventa un colorante spesso presente sulle tavolozze dei pittori.

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