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Curiosity Killed the Cat

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Curiosity Killed the Cat

7 - 13 novembre 2020

Rubrica di approfondimento

L’argomento della curiosità di questa settimana è la filigrana!🔎

La filigrana nasce a Fabriano a partire dal 1280 circa, come segno, inizialmente grezzo, che veniva utilizzato quale contrassegno o marchio di fabbrica di una cartiera. Questi segni erano inizialmente disposti al centro del foglio intero, ma successivamente vennero collocati, forse per una maggiore visibilità o per facilitare la piegatura, al centro del foglio piegato.

La nascita della filigrana è molto probabilmente dovuta al caso: il distaccamento di un filo metallico appartenente al telaio (ossia la cornice di legno che serviva per la realizzazione del foglio di carta) ha provocato la formazione di un segno che suggerì l’idea di lasciare un’impronta sui fogli, per riconoscerne il produttore. Tuttavia, sull’uso della filigrana nel medioevo ci sono diverse ipotesi: alcuni studiosi pensano che questi segni facessero riferimento al luogo di provenienza, altri alla qualità della carta oppure al formato, altri ancora che avessero un significato simbolico. Nella maggior parte dei casi, la filigrana aveva il compito di rendere riconoscibile il produttore richiamandone il nome, in forma completa o abbreviata. Tra le diverse tipologie di filigrane si osservano quelle con nomi di persona, ma anche i monogrammi che facevano riferimento a nomi di cartai, città o istituzioni.

Elemento fondamentale della filigrana è il telaio, utilizzato per la produzione del foglio di carta: il segno veniva realizzato cucendo o fissando tramite saldatura dei sottilissimi fili di metallo per ottenere delle figure complesse.

A partire dalla seconda metà dell’800 si prese spunto per la realizzazione delle filigrane dalla tecnica di fusione delle sculture in bronzo e si passò alla produzione delle filigrane con la tecnica della “cera persa”. Questa tecnica consiste nell’incidere controluce una lastra di cera. Una volta completato il lavoro di incisione, la cera viene rivestita con un sottile strato terroso, che contribuisce a formare la tonaca. Nella tonaca viene generalmente versata una colata di bronzo fuso che, una volta raffreddato, servirà per trasferire l’immagine sulla tela.

La filigrana è tuttora utilizzata, ma con una funzione diversa: da segno identificativo è diventata un elemento di sicurezza per le carte speciali (come ad esempio banconote, valori bollati, titoli di stato). L’uso più diffuso delle filigrane attualmente si ha nella produzione di cartamoneta. Nell’euro, ad esempio, sono presenti due filigrane che contribuiscono ad aumentare i sistemi di sicurezza: la prima rappresenta un’immagine diversa per ogni valore, mentre la seconda indica il valore della banconota.

Negli ultimi anni, anche in ambiente informatico, si è diffuso l’uso di una filigrana digitale, utilizzata anche in tal caso per proteggere documenti e immagini dalla riproduzione illecita. In quest’ultimo caso, la filigrana deve essere poco visibile per non rendere il testo illeggibile, ma deve anche poter resistere ad eventuali modifiche che potrebbero farla scomparire.

Nelle immagini proposte possiamo osservare un dettaglio della Nascita di Venere di Sandro Botticelli e alcune fasi del procedimento per la realizzazione di un foglio di carta nelle cartiere fabrianesi.

Per approfondire questo argomento, vi suggeriamo:

- La carta: storia, produzione, degrado, restauro, a cura di Enrico Pedemonte, Marsiglio 2008

- L'arte della carta a Fabriano, a cura di Giancarlo Castagnari e Ulisse Mannucci, Museo della carta e della filigrana, 1991

Vi diamo appuntamento a sabato prossimo!

a cura di Luca
Progetto Servizio Civile 'Giovani e Innovazione nelle Biblioteche'
 

Per leggere le curiosità delle settimane precedenti, clicca in basso:

  1. Le panchine letterarie
  2. Arthur Schopenauer
  3. Lo smiley
  4. Com’è fatto un libro?
  5. Il libro a caratteri mobili più piccolo del mondo
  6. Le uova Fabergé
  7. Le strane regole della Scuola di Pitagora
  8. Il libro di Kells
  9. Il diritto di tappo
  10. Un "classico" triangolo amoroso
  11. Le acconciature di Maria Antonietta
  12. Nello e Patrasche
  13. I Libri d'ore
  14. La strana storia di Olive Oatman
  15. Harry Houdini: l’uomo che ha reso possibile l’impossibile