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Curiosity Killed the Cat

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Curiosity Killed the Cat

3 - 9 ottobre 2020

La rubrica del sabato

Se credete che l'ossessione per l'hairstyle sia un cruccio tipico dei giorni nostri, vi sbagliate. Da sempre infatti la cura dei propri capelli è stata di fondamentale importanza e in alcuni casi segno di potere e di supremazia. La curiosità di oggi riguarda una donna che forse attualmente è ricordata più per averla persa la testa che per le sue capigliature sconvolgenti: Maria Antonia Giuseppa Giovanna d’Asburgo-Lorena, meglio nota semplicemente come Maria Antonietta. Celebre per la sua indole frivola e capricciosa e per alcune infelici citazioni sulle brioches (la cui attribuzione è comunque dubbia), il titolo che non si può sicuramente togliere alla Delfina di Francia è quello di regina della moda. Per anni infatti i dettami dello stile e del bon ton furono scritti alla corte di Parigi, dove la Regina ideava stili e tendenze che poi sarebbero stati seguiti da tutta la nobiltà d'Europa. Due i suoi fedeli alleati nella corsa a regina di stile, entrambi di estrazione sociale bassa: la sua sarta personale Mademoiselle Rose Bertin e il parrucchiere Leonard Autié. Con grande scandalo Maria Antonietta li invitò a vivere con lei a corte e li trattò come intimi, a volte anche dando precedenza a loro rispetto agli altri nobili che vivevano a palazzo.

Se Rose Bertein guadagnò cifre esorbitanti con le sue creazioni, il vero artista a corte fu però Leonard. Il suo primo colpo da maestro fu l'invenzione dell'acconciatura a pouf nel 1774, che sarebbe divenuta poi il simbolo di un'epoca. Frutto di una complicata impalcatura fatta di cuscinetti sostenuti da un leggero telaio metallico sul quale erano adagiati i capelli, dopo essere stati unti e impomatati con le più svariate sostanze, tra le quali anche vari grassi animali, l'acconciatura poteva raggiungere anche il metro di altezza. Nonostante tutte le complicazioni e le scomodità del caso, visto che con un pouf in testa diventava impossibile persino entrare in carrozza o attraversare una porta, senza considerare i dolori di cervicale causati dal peso della capigliatura, il pouf divenne l'ossessione della nobiltà femminile europea. Se ne potevano vedere di ogni tipo e con le più assurde decorazioni, alcune dame addirittura incastravano nella loro chioma piccole gabbie di uccelli, o frutti dei loro giardini. La febbre del pouf durò 6 anni e raggiunse il suo culmine nel 1778, quando la Belle Poule, una fregata francese che stava ottenendo diverse vittorie contro la marina inglese, divenne protagonista dei pouf delle signore. Divenne così comune vedere il modellino dell’imbarcazione in cima alle teste delle nobildonne con tanto di vele al vento e artiglieria. Maria Antonietta ovviamente fu l’anticipatrice di questa tendenza, presentandosi ad un ballo con l’acconciatura belle poule già nel 1775.

Nel 1781 Maria Antonietta diede finalmente al mondo l’erede al trono di Francia, ma questo le causò una grave perdita di capelli, sicuramente anche accellerata dallo  stress a cui la chioma era stata sottoposta nel tempo per le varie acconciature. Leonard, davanti a questa prova, ebbe il suo ultimo colpo di genio: realizzò un nuovo look, tagliandole i capelli piuttosto corti e lasciando qualche boccolo sulla nuca: l’acconciatura fu denominata à l’enfant e nel giro di un paio di settimane fu imitata da tutte le dame di corte.

Tutto questo agli occhi del popolo simboleggiava solo l’inutilità e la vanità dell’aristocrazia e sappiamo tutti come è andata a finire. Ci resta però un simpatico aneddoto su quella che può a tutti gli effetti essere considerata l’influencer del 700.

In biblioteca su Maria Antonietta sono presenti i seguenti testi:

- Maria Antonietta di Carolly Erickson, Mondadori 1996

- Maria Antonietta. La solitudine di una regina di Antonia Fraser, Mondadori 2004

a cura di Giordana
Progetto Servizio Civile 'Giovani e Innovazione nelle Biblioteche'

Per leggere le curiosità delle settimane precedenti, clicca in basso:

  1. Le panchine letterarie
  2. Arthur Schopenauer
  3. Lo smiley
  4. Com’è fatto un libro?
  5. Il libro a caratteri mobili più piccolo del mondo
  6. Le uova Fabergé
  7. Le strane regole della Scuola di Pitagora
  8. Il libro di Kells
  9. Il diritto di tappo
  10. Un "classico" triangolo amoroso

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