biblioteche, roma, libri, cd, dvd, prestito, consultazione, autori, editori, scuole, lettura, multicutura, multietnica, internet, wifi, biblioteche roma, biblioteche comune di roma

domenica

11

ottobre

Il futuro non è più quello di una volta

lunedì

5

ottobre

domenica

11

ottobre

Il futuro non è più quello di una volta

5 - 11 ottobre 2020

La rubrica del lunedì

Care amiche e cari amici, buongiorno e buon inizio settimana!

In questi mesi abbiamo imparato a servirci della “buona fantascienza” come una bussola per orientarci nella realtà contemporanea. Mentre ci avventuravamo assorti nei meandri di scenari fantastici e futuribili, ci siamo chiesti: la fantascienza ha una sua intrinseca valenza politica? È ideologica? Ed ancora, in modo più esplicito: è una narrazione evasiva o sovversiva?

La domanda non è né provocatoria né tanto meno banale se si pensa che, nel corso degli anni, ha animato un acceso dibattito tra gli scrittori e i sostenitori di questo genere letterario.

Per farci un idea e provare ad elaborare una nostra risposta, pur sapendo di avventurarci su un terreno pericolosissimo, abbiamo pensato di intraprendere un nuovo viaggio lungo i sentieri della science fiction, per incontrare alcuni autori ed alcune opere che possano illuminarci a tal proposito.

Iniziamo da un grande classico della cosiddetta social science fiction: I mercanti dello spazio scritto da Frederik Pohl e Cyril M. Kornbluth nel 1952.

Il titolo sembra alludere a un romanzetto e invece già nel 1952 c’era quasi tutto quello che serve per sapere chi è «il nemico interno», cioè pubblicità e multinazionali.

Nel 1952, quando esce questo romanzo, negli Stati Uniti è in corso la più feroce e ottusa persecuzione intellettuale, nota genericamente come maccartismo, e la fantascienza è l’unica forma culturale che attacca direttamente il capitalismo, il consumismo, la pubblicità, l’autoritarismo e il perbenismo.

A Frederick Pohl e Cyril M. Kornbluth va riconosciuto il primato di aver intuito la rotta che stava seguendo la società dei consumi e, in particolare, quella americana.

I due autori mettono a nudo, con sagace verve satirica, le nefande aberrazioni del capitalismo avanzato, ponendo l'accento sull'annullamento dell'essere umano. Nel mondo che Pohl e Kornbluth hanno dipinto siamo tutti consumatori, schiavi di bisogni creati da multinazionali senza scrupoli. Ne emerge un ritratto dell'America in cui la morale dell'uomo è al servizio della merce, dove anche i poveri sono indotti a consumare.

La forza del libro sta senza dubbio nella sua incalzante vivacità di ritmo e di ripetuti colpi di scena; ma più ancora nell'aver evitato le facili prediche, le invettive, i vacui moralismi. Pohl e Kornbluth, è questa la loro geniale intuizione satirica, non gridano "al lupo!", ma cedono la parola al lupo stesso, cioè a Mitchell Courtenay, alto funzionario di un'onnipotente agenzia pubblicitaria, contentissimo di sé, del suo lavoro, della sua vita, perfettamente integrato nel "sistema". E stanno a vedere quello che gli succede...

Detto ciò non aggiungiamo altro, vi auguriamo una buona lettura e vi diamo appuntamento a lunedì prossimo.

Per leggere le rubriche delle settimane precedenti, clicca in basso:

  1. Erewhon di Samuel Butler
  2. Trentasette Centigradi di Lino Aldani
  3. Abissi d’acciaio di Isaac Asimov
  4. Questo giorno perfetto di Ira Levin
  5. Solo il mimo canta al limitar del bosco di Walter Tevis
  6. Marcia di santi di Isaac Asimov
  7. Diradamento selettivo di Isaac Asimov
  8. Crumiro di Isaac Asimov
  9. Ma gli androidi sognano pecore elettriche? di Philip K. Dick
  10. Odissea nel tempo di Arthur C. Clarke e Stephen Baxter
  11. Fahrenheit 451 di Ray Bradbury
  12. Dunque, dove eravamo rimasti?
  13. Il sole nudo di Isaac Asimov
  14. 1984 di George Orwell
  15. Epidemie della fantascienza. Opere Varie

Fa parte di

Appuntamenti digitali oltre il Maggio dei Libri