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Il futuro non è più quello di una volta

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Il futuro non è più quello di una volta

28 settembre - 4 ottobre 2020

La rubrica del lunedì

Care amiche e cari amici, buongiorno e buon inizio settimana!

Come avrete ormai certamente capito, in questi mesi, attraverso le suggestioni suggerite dalla fantascienza, abbiamo cercato di esorcizzare quanto sta accadendo intorno a noi, provando a vedere le cose da una prospettiva diversa.

Leggendo le cronache di questi mesi, sembra che l’umanità sia piombata dritta dritta in un romanzo di science fiction, catastrofico e apocalittico ovviamente.

La fantascienza e il fantastico hanno spesso utilizzato grandi epidemie, spesso più come giustificazione per descrivere un mondo post apocalittico che per raccontare realmente l'epidemia.

Per concludere questo nostro percorso tra realtà ed immaginazione, vi proponiamo alcuni esempi famosi, sperando che queste storie aiutino a fornire una bussola interiore per orientarci nella realtà contemporanea.

Non si poteva non partire da un grande classico: La maschera della morte rossa, un racconto scritto da Edgar Allan Poe e pubblicato nel 1842. La pestilenza descritta da Edgar Allan Poe colpisce un paese immaginario, dove il Principe Prospero si barrica dentro il castello per evitare il contagio, abbandonandosi a feste e divertimenti. Lo potete trovare nel volume Racconti del terrore.

È rossa anche la pestilenza immaginata da Jack London nel romanzo breve La peste scarlatta del 1912. Il morbo rosso ha eliminato gran parte della popolazione umana del pianeta e, nel 2073, sessant'anni dopo, un vecchio racconta ai pochi sopravvissuti, tornati all'età della pietra, com’è accaduta la catastrofe.

Nel romanzo Andromeda di Michael Crichton, del 1968, dal quale sono stati tratti il film The Andromeda Strain e una serie tv, il virus è di origine aliena. Un satellite militare cade nei pressi di una cittadina dell’Arizona, lasciando solo due sopravvissuti: un anziano e un neonato. I biofisici più capaci della nazione si trovano di fronte ad uno scenario mai visto prima e ad un virus che potrebbe spazzare via l’intera umanità.

Un elemento interessante, introdotto dalla fantascienza, è che non sia stata la natura a creare un agente patogeno, né che provenga dallo spazio, ma che sia stato l’uomo stesso, in laboratorio, a dar vita ad un virus letale per la razza umana. È quel che accade in uno dei romanzi più famosi di Stephen King: L'ombra dello scorpione del 1978. Un'arma batteriologica, con mortalità prossima al cento per cento, è sfuggita al controllo degli scienziati che l’hanno creata e ha annientato quasi tutta la popolazione dell'America settentrionale. Gran parte del libro racconta il "dopo", il tentativo di ricostruire una civiltà dopo la catastrofe.

Anche Frank Herbert nel suo romanzo del 1982 Il morbo bianco immagina un virus costruito in laboratorio, come vendetta dopo un attentato che uccide la sua famiglia. Il virus uccide solo le donne e, anche se la pandemia viene sconfitta, quello che resta della specie umana vedrà una situazione in cui le poche donne rimaste saranno letteralmente la cosa più preziosa del mondo. Il romanzo lo potete trovare nella raccolta Esperimenti e catastrofi, pubblicata da Mondadori nel 2020.

All'idea di un virus appositamente progettato si ispira anche Margaret Atwood, nel suo romanzo L'ultimo degli uomini del 2003. L'autrice canadese aggiunge però, come ulteriore causa dello sterminio del genere umano, anche fattori “ambientali”, il riscaldamento globale e l'inquinamento, e l'abuso dell'ingegneria genetica.

Infine, per concludere questa rassegna, tra i tanti che si potrebbero citare, vi segnaliamo in particolare un film del 2011: Contagion diretto da Steven Soderbergh. Il film presenta numerosi spunti interessanti e decisamente attuali. Il racconto di come nasce l'epidemia (in un villaggio della Cina, col salto interspecie da un pipistrello), lo sfruttamento della paura da parte di media e blogger senza scrupoli, gli antivaccinisti.

Vi vengono in mente altre pandemie fantascientifiche?

Si potrebbe disegnare una vera e propria mappa del romanzo della pandemia globale, ma il più terrificante, relativamente a questo genere di letteratura, è il rapporto Un Mondo a Rischio, scritto nel settembre 2019 dal Global Preparedness Monitoring Board, una commissione indipendente di quindici esperti internazionali convocata da OMS e Banca Mondiale.

Nel rapporto citato si indica come uno scenario possibile la comparsa di un virus, di origine sconosciuta, in grado di propagarsi per tutto il mondo per via aerea, che nel giro di trentasei ore potrebbe uccidere circa ottanta milioni di persone…

Insomma, la fantascienza ci sta avvertendo da anni dei possibili rischi di una pandemia globale, ma a quanto pare l’hanno fatto anche gli scienziati e gli esperti.

La fantascienza non è un oracolo, non fa previsioni, non è l’oroscopo della civiltà umana, ma ragionando sul futuro, ipotizzando scenari che non sono ancora accaduti, talvolta ci prende, come si suol dire, e allora è opportuno, forse, darle retta, cominciando a leggerla.

Il nostro viaggio, attraverso scenari pandemici fantascientifici, termina qui; vi diamo appuntamento a lunedì prossimo per iniziare un nuovo percorso lungo i sentieri della fantascienza.

Per leggere le rubriche delle settimane precedenti, clicca in basso:

  1. Erewhon di Samuel Butler
  2. Trentasette Centigradi di Lino Aldani
  3. Abissi d’acciaio di Isaac Asimov
  4. Questo giorno perfetto di Ira Levin
  5. Solo il mimo canta al limitar del bosco di Walter Tevis
  6. Marcia di santi di Isaac Asimov
  7. Diradamento selettivo di Isaac Asimov
  8. Crumiro di Isaac Asimov
  9. Ma gli androidi sognano pecore elettriche? di Philip K. Dick
  10. Odissea nel tempo di Arthur C. Clarke e Stephen Baxter
  11. Fahrenheit 451 di Ray Bradbury
  12. Dunque, dove eravamo rimasti?
  13. Il sole nudo di Isaac Asimov
  14. 1984 di George Orwell

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