Il permalink è stato copiato, puoi utilizzarlo immediatamente.
E’ sufficiente premere i tasti “Ctrl+v” per posizionarlo dove preferite.

Villa Mercede: Nel salotto di Cristina di Belgioioso
29 aprile alle 19
Omaggio ai 150 anni dell'Unità d'Italia.
La nobile italiana Cristina di Belgiojoso fu una delle più importanti protagoniste dell’Ottocento politico e culturale italiano ed estero. Nel salotto delle sue dimore si raccoglievano intellettuali, poeti e musicisti come Vincenzo Bellini.
E’ in un salotto contemporaneo ricreato presso la biblioteca di villa Mercede che si ambienta il racconto della vita estremamente avventurosa della principessa Cristina di Belgioioso. Pochi sanno che Goffredo Mameli spirò fra le sue braccia a Roma durante le giornate d’assedio della Repubblica Romana. Proprio da questo evento inizia tra letture, musiche e pensieri il racconto a ritroso sulla vita di questa eroina dell’epoca Risorgimentale. Una donna ricca colta e stravagante assolutamente all’avanguardia per i suoi tempi, una delle principali protagoniste del Risorgimento Italiano ma che ancora vive nell’oblio e nel mistero. Basti ricordare che anticipando i tempi organizzò l’ospedale e l’assistenza medica ai combattenti della repubblica romana raccogliendo sotto la sua guida donne di ogni estrazione, dalle nobili alle prostitute, formandole come infermiere prima ancora di Florence Nightigale e che fu prima direttrice donna in Europa di testate giornalistiche. Un piccolo esempio della profonda natura rivoluzionaria e socialista di una donna che ha vissuto in modo pieno e ricco al di fuori degli schemi della società a cui apparteneva.
Testi di Belgioioso, Heine, Mazzini, musiche di Rossini, Verdi, Bellini, Liszt, Schumann
Soprano Luisa Ciciriello
Letture Sabrina Lucido
Al pianoforte Morena Malaguti
Gli ultimi anni dell’Ottocento furono segnati da profondi cambiamenti in campo politico che portarono all’Unità e alla nascita della Nazione.
In ambito musicale il nome che più è stato legato ai moti rivoluzionari è stato quello di Giuseppe Verdi, infatti nel suo nome il popolo aveva identificato l’acronimo di Viva Vittorio Emanuele Re d’Italia.
La musica del compositore di Busseto, e in particolare i cori tratti dalle sue opere, diventarono la “colonna sonora” delle aspirazioni del popolo oppresso alla ricerca di una identità nazionale.
“Non una voce stanca e nostalgica, ma quella di un giovane, allegro e lievemente incantato, dovrebbe raccontare le avventure e gli avvenimenti che hanno portato al risorgimento dell’Italia.La favola bella di un tempo non lontano, quando i protagonisti erano quasi tutti giovani …” L. Villari, Bella e perduta, Laterza.
BIBLIOTECA VILLA MERCEDE – Via Tiburtina 113, 00185 Roma Tel. 06 45460631
