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Gli ebrei sono matti: un matto vero fascista e un matto falso ebreo raccontano le leggi razziali
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10 febbraio 2013
Teatro dell'Orologio dal 22 gennaio al 10 febbraio
Durante il ventennio fascista, Enrico viene ricoverato in un manicomio in una clinica,vicino Torino, lontano dai suoi cari, dalla sua città e dai discorsi del Duce, da lui tanto amati. Ferruccio ebreo romano costretto a fuggire per l'ennesima volta, viene ricoverato in un manicomio vicino al confine, sotto un altro nome: Angelo.
Il professore che dirige la casa di cura per insegnargli a comportarsi come un malato di mente, lo mette in stanza con Enrico, uno dei più innocui tra i degenti. Ferruccio per imparare ad essere un altro, si confronta con Enrico che non riesce ad essere più se stesso da tempo. "Gli ebrei sono matti" è un lavoro dedicato alla memoria del Professor Ferruccio Di Cori, noto psichiatra e scrittore ebreo, emigrato negli Stati Uniti durante la persecuzione nazifascista e ispirato ad un evento realmente accaduto nella casa di cura per malattie mentali "Villa Turina Amione", dove l'allora direttore, il professor Carlo Angela, padre del noto presentatore televisivo, offrì rifugio a numerosi antifascisti ed ebrei, confondendoli con i degenti.