biblioteche, roma, libri, cd, dvd, prestito, consultazione, autori, editori, scuole, lettura, multicutura, multietnica, internet, wifi, biblioteche roma, biblioteche comune di roma

martedì

15

dicembre

Vite celebri

mercoledì

9

dicembre

martedì

15

dicembre

Vite celebri

9 - 15 dicembre 2020

Rubrica del mercoledì

Biografie e memorie: segnalazioni dal catalogo del patrimonio della biblioteca Vaccheria Nardi. "Quando nel 1503 Copernico lascia l’Italia con la prospettiva di una tranquilla e redditizia carriera ecclesiastica in Polonia, il suo progetto di rifondare l’astronomia è già delineato. (…) Certo, sono tempi pericolosi per opporsi alle teorie dominanti. Copernico si censura, si confida solo con una manciata di colleghi (…) I grandi stravolgimenti a cui assiste – la Riforma protestante, la rivolta dei contadini, la guerra tra cavalieri teutonici e turchi ottomani – lo turbano. (…) Poi, il giovane matematico Retico travolge come un ciclone la sua quieta esistenza e lo convince a dare alle stampe – nel 1543, l’anno della sua morte – il De revolutionibus orbium coelestium. (…) Nel 1616 una commissione di undici teologi voterà sul sistema copernicano: giudicheranno che un Sole in quiete al centro del mondo è formalmente eretico perché in contrasto con le Sacre Scritture e stabiliranno che l’universo eliocentrico è un’assurdità. Il De revolutionibus sarà incluso nell’Indice dei libri proibiti e vi rimarrà per più di duecento anni" (dalla II di copertina). 
"Nel 1510, Copernico aveva elaborato la sua conclusione eliocentrica solo tramite l’intuizione e la matematica, senza necessità di alcuna osservazione astronomica. (…) Nel maggio del 1514, quando il medico e professore universitario di Cracovia Matteo di Miechow fece l’inventario della sua biblioteca privata, essa comprendeva «un manoscritto di sei fogli contenente una Teorica in cui l’autore asserisce che la Terra si muove mentre il Sole è immobile». Copernico ignorava che Aristarco di Samo aveva formulato sostanzialmente la stessa ipotesi nel III sec. prima di Cristo" (p. 34-35).
Sua Santità Paolo III, nato Alessandro Farnese, non era un matematico, ma era abbastanza interessato all’uso pratico del sapere astronomico (…) Poiché Copernico riteneva il pontefice in grado di un’almeno parziale comprensione dei moti delle sfere celesti, nella lettera di dedica lo guidò a una fugace escursione tra gli insoddisfacenti cerchi omocentrici, eccentrici ed epiciclici, che si erano rivelati inadatti a riprodurre «la struttura dell’universo e la vera simmetria delle sue parti»" (p. 252-253).
"«Potrebbero esserci dei chiaccheroni che si atteggiano a giudici di questioni astronomiche sebbene affatto ignoranti della materia, i quali distorcendo malamente alcuni passi delle Sacre Scritture per i loro scopi, avranno la sfacciataggine di trovar pecche nel mio lavoro e censurarlo»" (p. 254).

Dava Sobel è statunitense, giornalista specializzata in divulgazione scientifica. Ha scritto per New York Times, Life, New Yorker, Science Digest. Il suo libro di maggior successo è stato Longitudine (1995). Con Rizzoli ha pubblicato La figlia di Galileo (1999) e Pianeti (2005).

 

Dava Sobel, Il segreto di Copernico, Rizzoli, 2012

https://www.bibliotechediroma.it/opac/resource/il-segreto-di-copernico-la-storia-del-libro-proibito-che-cambio-luniverso/RMB0603192

 

 

Le precedenti biografie: