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La parola alle donne. Letteratura al femminile

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La parola alle donne. Letteratura al femminile

18 - 24 ottobre 2020

Il consiglio della domenica

Cari lettori,
come ogni domenica torna l'appuntamento con la rubrica "La parola alle donne. Letteratura al femminile". L'autrice che vogliamo proporvi oggi è Laura Forti, una delle drammaturghe italiane più rappresentate all’estero. I suoi testi sono stati tradotti e messi in scena in molti paesi e pubblicati in Germania e Francia. All’attività di scrittrice affianca quella di docente, insegnando scrittura teatrale e creative writing. Collabora come giornalista con radio e riviste nazionali e internazionali. In ambito editoriale, ha tradotto per Einaudi I cannibali e Mein Kampf di George Tabori.
Il libro  che vi consigliemo è:
L’Acrobata edito da Giuntina nel 2019, nasce dapprima come testo teatrale e poi come libro prezioso. 
Attraverso la voce narrante di una nonna che apre il suo cuore al nipote per metterlo a parte dei ricordi di una vita - perché “cosa può essere una persona senza ricordi? È come un libro vuoto senza parole e figure…” - l’autrice ricostruisce la storia familiare del cugino José Valenzuela Levi chiamato Pepo in famiglia e comandante Ernesto, come Che Guevara, nel movimento di guerriglia che avrebbe attentato alla vita del dittatore cileno Pinochet. Per aver organizzato e diretto quell’operazione il giovane Pepo sarà ucciso dalla potente polizia cilena “con una fredda esecuzione” nel 1986 a soli 29 anni insieme ad altri undici compagni di lotta nella Matanza de Corpus Christi. E’ un lungo viaggio quello che ha affrontato Laura Forti nella storia della sua famiglia che l’ha portata in occasione di un soggiorno in Cile nel 2008 ad approfondire, con ricerche e interviste, la figura di quel cugino dal passato politico così ingombrante. “In questi anni il fantasma di Pepo, come un dibbuk, non mi ha mai lasciato pace: dovevo conoscerlo, accoglierlo, raccontarlo”. Il risultato di questo importante lavoro di ricerca è un romanzo che ha il ritmo di un testo teatrale in cui l’autrice ripercorrendo la storia del giovane guerrigliero rende un omaggio alla madre di Pepo e a tutte le madri che durante la dittatura di Pinochet hanno visto morire un figlio per un ideale di libertà e di giustizia. Sullo sfondo ci sono i Paesi che hanno visto le peregrinazioni di questa famiglia di esuli ebrei: prima la Russia zarista con i pogrom da cui scampano Juliusz e Reize, gli antenati di Pepo, poi l’Italia delle leggi razziste e una nuova fuga verso il Cile, un paese spaccato dalle ingiustizie che dopo l’avvento di Pinochet, il comandante dell’esercito che l’11 settembre 1973 prese il potere con un sanguinoso golpe, diventerà un luogo di terrore con migliaia di oppositori torturati e liquidati.
 
Nel catalogo OPAC della stessa autrice è disponibile:
Pesach/Passaggio - Bulzoni, 2002
Buona lettura e arrivederci a domenica prossima.
 
Clicca in basso per leggere i consigli di lettura delle domeniche precedenti:
  1. VOX di Christina Dalcher
  2. I Vagabondi di Olga Tokarczuk
  3. Di' la verità anche se la tua voce trema di Daphne Caruana Galizia
  4. I leoni di Sicilia. La saga dei Florio di Stefania Auci
  5. I senza memoria di Géraldine Schwaz
  6. L'ora nona di Alice McDermott
  7. Il catalogo delle donne valorose di Serena Dandini
  8. Le furie di Janet Hobhouse
  9. La straniera di Claudia Durastanti
  10. Il treno dei bambini di Viola Ardone
  11. Al giardino non l'ho ancora detto di Pia Piera
  12. Ti rubo la vita di Cinzia Leone

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