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sabato

12

settembre

La parola alle donne. Letteratura al femminile

domenica

6

settembre

sabato

12

settembre

La parola alle donne. Letteratura al femminile

6 - 12 settembre 2020

Il consiglio della domenica

Cari lettori,
torna l'appuntamento domenicale con La parola alle donne. Letteratura al femminile, lo spazio dedicato alle novità editoriali di scrittrici contemporanee che ci sono sembrate, per motivi diversi, particolarmente significative.
E ci fa piacere tornare con una donna vulcanica: scrittrice, conduttrice e autrice tv, ideatrice e presentatrice di programmi cult, tra cui  "La TV delle ragazze", "Avanzi", "L'ottavo nano", "Gli Stati Generali", nei quali ci ha fatto conoscere i talenti da lei scoperti, come i fratelli Guzzanti, Lella Costa, Angela Finocchiaro, "Zoro", Neri Marcorè, solo per citarne alcuni, ma ce ne sono innumerevoli altri.
Ha scritto e diretto "Ferite a morte", intenso spettacolo teatrale i cui monologhi parlano di delitti annunciati, ossia omicidi di donne da parte degli uomini che avrebbero dovuto amarle e proteggerle. 
E grande successo hanno avuto le sue pubblicazion a cominciare da Dai diamanti non nasce niente (Rizzoli, 2011), seguito da Grazie per quella volta (Rizzoli, 2012), Ferite a morte (Rizzoli, 2013), Il futuro di una volta (Rizzoli, 2016), Avremo sempre Parigi (Rizzoli 2016).
Naturalmente avete capito che stiamo parlando di Serena Dandini e il nostro consiglio di lettura è il suo libro Il catalogo delle donne valorose (Mondadori, 2019).
 
Le protagoniste sono trentaquattro donne, intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate, a volte incomprese, ma forti e generose, sempre pronte a lottare per raggiungere traguardi che sembravano inarrivabili, se non addirittura impensabili: da Ilaria Alpi, la giornalista uccisa mentre indagava su scomode verità, a Kathrine Switzer, la prima donna a correre la maratona di Boston; da Ipazia, che nel IV secolo, contro i divieti ecclesiastici, osò scrutare il cielo per rivelare il movimento dei pianeti, a Olympe de Gouges, autrice nel 1791 della rivoluzionaria "Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina", fino a Betty Boop che, pur essendo solo una donnina di carta, ha dovuto comunque subire una censura per via della propria esuberanza. In attesa di un riconoscimento ufficiale, l'autrice ha affiancato alle protagoniste del suo libro altrettante rose che lungimiranti vivaisti hanno creato per queste donne valorose. «Questo catalogo non ha la pretesa enciclopedica di fare giustizia dell'amnesia collettiva che ha privato la storia di una parte essenziale del suo albero genealogico, ma vuol solo farvi "assaggiare" quell'epopea sommersa». Una delle scrittrici più importanti  e amate d'Italia scrive un libro appassionante e necessario, restituendo ai lettori le vite di donne formidabili, per alimentarne la memoria e perché possano essere di esempio per le nuove generazioni.
«Le donne come le rose mettono radici, sono resistenti, sopportano le avversità e nonostante la mancanza di cure rifioriscono baldanzose a ogni primavera» dice la scrittrice nella quarta di copertina del suo libro, e ... grazie Serena per questo libro. Arrivederci a domenica prossima.
 

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