Il vivace gruppo del Bibliotè ci accompagnerà per tutto il mese con le sue corroboranti miscele, regalandoci una gusto nuovo ogni settimana.

Preparate le tazze... e buona lettura!

• Giorgio Fontana,  Prima di noi

Una saga familiare che attraverso le quattro generazioni della famiglia Sartori dal 1917 al 2012, dal Friuli rurale alla Milano contemporanea, con diramazioni (fra le altre) in Francia e Nordafrica. Copre quasi esattamente un secolo, toccando temi rilevanti ed attuali come l'emigrazione, l'emarginazione e il riscatto, quest'ultimo possibile solo avendo memoria delle proprie origini e coltivando gli affetti.

• Georges Simenon, I superstiti del Télémaque

Un giallo scritto, per ammissione dello stesso Simenon, in Tirolo ma ambientato in Bretagna. E' un classico del genere noir psicologico, caratterizzato dal consueto stile leggero e limpido proprio dell’autore. Simenon con particolare maestria descrive le reazioni della comunità del piccolo villaggio alle vicende dei protagonisti, due fratelli entrambi capitani di marina e il loro padre morto misteriosamente anni prima in un naufragio

• Carlo Lucarelli, L'incredibile, prima di colazione: strane storie per cominciare bene la giornata

L’autore dismette i panni del giallista per portare alla ribalta i personaggi che, nel corso della storia più o meno recente, si sono caratterizzati per qualità fuori del comune. Un ventaglio articolato, nel bene e nel male, narrato con una scrittura scorrevole e avvincente, delle azioni che sono in grado di compiere le persone con straordinarie qualità.

• Andre Dubus, Vasi rotti

L'autore anche in questo caso predilige la forma narrativa del racconto, inserendo però note autobiografiche, parlando delle varie vicissitudini della propria vita e di alcune sue scelte. Questi affreschi, pur nella brevità riescono ad essere toccanti e compiuti.

• Gianrico Carofiglio,  La disciplina di Penelope

In un'inedita prima persona al femminile, Carofiglio racconta l'investigazione di Penelope Strada, un pubblico ministero messo da parte, che attraverso un'indagine non ufficiale guidata dalle intuizioni, in una Milano fredda e indifferente, fa i conti con i propri errori e le proprie contraddizioni.

• Erri De Luca, Il giorno prima della felicità

Un romanzo breve, ma denso di temi e personaggi. Don Gaetano è un portiere, uomo tuttofare in un grande caseggiato della Napoli del dopoguerra. Da lui impara il giovane chiamato "Smilzo", un orfano che vive lì. Lo Smilzo cresce attraverso i racconti di don Gaetano, i suoi insegnamenti. La scrittura di Erri de Luca è come sempre poetica e capace di esprimere l'anima della sua città, Napoli, e dei suoi abitanti.

• Aldo Cazzullo, A riveder le stelle

Un libro sul grande poeta, a settecento anni dalla sua morte e sulla nascita della nostra identità nazionale. Cazzullo ricostruisce parola per parola il viaggio di Dante nell’inferno, con frequenti incursioni nella storia e nell’attualità.

• G. De Cataldo, M. De Giovanni, C. Cassar Scalia, Tre passi per un delitto

Un giallo a tre mani dove ognuno degli autori parla per ciascuno dei tre protagonisti. Un giallo piacevole dallo stile particolarmente riuscito, con personaggi interessanti che si muovono sullo sfondo di una Roma ingannatrice.

• Jonathan Coe,  Middle England

Uno sguardo sulla situazione politica e sociale in cui si è trovata la Gran Bretagna dal 2010 ai giorni nostri attraverso le vicende private di alcuni membri della famiglia Trotter. Un romanzo brillante e scorrevole che ci aiuta a capire meglio un paese e perché una gran parte dei suoi cittadini nel 2016 ha scelto la Brexit.

• Janet Skeslien Charles, La biblioteca di Parigi

Per il centenario della Biblioteca Americana di Parigi, l’autrice ripercorre la sua storia romanzando il vero, riportando in luce gli eroi silenziosi che hanno protetto la libreria e la libertà durante l’occupazione nazista.

• Delphine de Vigan, Le gratitudini

Narra la storia di una donna anziana che perde l’utilizzo della capacità di comunicare verbalmente e di una sua vicina / amica che se ne prende cura. Bello per l’argomento, a parte il mio interesse personale, ma è sempre affascinante constatare quanto la parola ci identifichi, quanto la difficoltà di esplicitarla faccia perdere l’identità di una persona.

• J.R. Lansdale, Jane va a nord

Anche qui scatta un ricordo cinematografico “Thelma e Louise”. Jane deve andare al Nord al matrimonio della sorella, ma non ha la macchina, Henry, una donna scontrosa con un occhio fuori uso le dà un passaggio. Un viaggio incredibile, picaresco, in cui incontrano schiavisti, rapitori, ladri di mutandine, una cantante country e si dedicano anche alla ricerca del Super Toaster. Una scrittura ironica ed irriverente nello stile insuperabile “black humour” dell’autore.

[23/02/2021]