giovedì
18
settembre
Il teatro di Giovanni Testori. Mille e una voce
incontro
Carlo Serafini è docente di “Letteratura italiana contemporanea” presso l’ Università della Tuscia di Viterbo. Ha insegnato in passato all’Università di Roma “La Sapienza”, L’Aquila, Perugia (Stranieri) e Università Europea di Roma. Ha pubblicato articoli e saggi sui maggiori autori del Novecento e le monografie: Il Quinto comandamento. Studi su Federigo Tozzi (Vecchiarelli, 2008), Italo Svevo. Lo scrittore, il critico, il drammaturgo (Aracne, 2012), Il fondo Sandro Penna. Biblioteca Guglielmo Marconi di Roma (Bulzoni, 2021). Membro della redazione della rivista di cultura contemporanea L’Illuminista, del progetto MEMO della MOD sul patrimonio di archivi letterari nazionali e del gruppo di ricerca Le.Gi. dell’ADI su letteratura e giornalismo. Relatore in numerosi Convegni nazionali e internazionali, è ideatore e curatore del progetto di ricerca su letteratura e giornalismo Parola di scrittore (IV voll. Bulzoni).
Isabella Becherucci insegna "Letteratura italiana" e "Didattica della letteratura italiana" all’Università Europea di Roma. È tra i poeti che hanno fondato la rivista di poesia comparata Semicerchio (1985-1995), condirettore della rivista di letteratura italiana Per leggere. I generi della letteratura (2001-), e fa parte dei comitati scientifici della Rivista di studi manzoniani e degli Annali manzoniani. È membro del consiglio scientifico del Centro Nazionale Studi Manzoniani. Le sue pubblicazioni scientifiche spaziano dal Rinascimento all’età moderna, dando significativo spazio al Risorgimento e all’opera di Alessandro Manzoni. Coltiva forti interessi per la letteratura italiana contemporanea, pubblicando contributi su alcuni autori significativi (Bianciardi, Testori). Con Imprimatur. Si stampi Manzoni (Marsilio, 2020), si è rivolta anche a un pubblico non specializzato, puntando sull’attualità del messaggio politico e morale dello scrittore. Con il romanzo Gli amici di Brusuglio (Giulio Perrone Editore, 2021: Premio Firenze, XL Edizione, Premio speciale 2023) è approdata alla narrativa, esperienza ripetuta con il romanzo Accabò, uscito nel marzo 2024 per Il Canneto Editore.
Giuseppe Varone conduce studi sulla Letteratura Italiana e Francese del Secondo Novecento per l’Università degli Studi di “Tor Vergata” e l’Università di Poitiers, è membro del Centro Studi “Massimo Bontempelli” – MA.R.WI.T e del Gruppo di ricerca SIFI – Studi Internazionali Franco-Italiani. Ha curato corsi di formazione artistica, mostre d’arte contemporanea, pubblicato biografie d’artista e testi di saggistica letteraria, tra i quali Le mappe letterarie della città perduta (Psiche & Aurora, 2006) e I sensi e la ragione. L’ideologia della letteratura dell’ultimo Vittorini (Franco Cesati Editore, 2015). Nel 2019 ha pubblicato il suo primo romanzo, Delle cose più belle, seguito nel 2021 da L’estate perfetta, primi due volumi di una trilogia che si conclude con La gentilezza, apparso nell’autunno del 2024.
Silvia Lilli è dottoressa di ricerca in Studi Comparati presso l’Università di Roma «Tor Vergata», con una tesi sulla lingua sperimentale nel teatro di Giovanni Testori. Ha partecipato a convegni e ha scritto contributi su riviste e volumi miscellanei dedicati al teatro di Testori e ad altri autori del Novecento italiano (Ennio Flaiano, Pier Paolo Pasolini, Giuseppe Berto), con un’attenzione particolare alla prospettiva intermediale tra letteratura e arti audiovisive e performative, e agli strumenti dell’Umanistica Digitale per l’esplorazione delle specificità stilistiche dei testi letterari. Ha collaborato come redattrice per le riviste scientifiche Geostoria, Bollettino della Società Geografica Italiana, e attualmente per la rivista Studium. Dal 2016 insegna materie letterarie nelle scuole superiori.
Flavia Erbosi è dottoressa di ricerca in Italianistica presso Sapienza Università di Roma, dove ha discusso una tesi dal titolo Lo specchio infranto. Il teatro di Vitaliano Brancati e Giovanni Testori alle prese con la censura (1944-1962) (Premio Giovanni Testori 2023). I suoi interessi di ricerca vertono principalmente sulla censura nell’Italia del secondo dopoguerra e sulle figure di Giorgio Bassani, Attilio Bertolucci, Vitaliano Brancati e Giovanni Testori. Di prossima uscita la sua monografia Il teatro di Vitaliano Brancati e la censura. Le carte e la storia (1950-1962) per Viella editore.
Paolo Talone, laureato al DAMS dell’Università di Roma “Tor Vergata” con una tesi sul teatro di Giovanni Testori, è impiegato presso la biblioteca Hertziana, Istituto Max-Planck per la Storia dell'arte, dove si occupa di attività bibliotecarie e di supporto alla ricerca nell’ambito della storia dell’arte e delle discipline affini. Parallelamente, svolge attività di critica teatrale per il sito Accreditati.it, seguendo regolarmente rassegne e festival teatrali, con particolare attenzione alla scena romana contemporanea. Ha contribuito alla stesura degli atti della giornata di studi con un saggio sul Gran teatro del Sacro monte di Varallo.
Incontro realizzato in collaborazione con l’Associazione Testori