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Fumetti in pillole

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Fumetti in pillole

26 marzo - 1 aprile 2021

Rubrica di approfondimento

Il futuro non promette bene” di Eleanor Davis è il graphic novel con cui chiudiamo il mese di marzo, dedicato interamente a quelle autrici, presenti tra le novità della biblioteca, le cui opere a fumetti trattano da angolature diverse le questioni di genere. Dal racconto autobiografico di ZUZU che affronta il tema della difficile relazione con il corpo, alle biografie di donne eccezionali di Pénélope Bagieu, dai personaggi femminili di Jillian Tamaki alla ricerca di un equilibrio tra identità reale e virtuale, fino al graphic novel di Eleanor Davis che, a metà strada tra racconto intimo, distopico e politico, attraversa molteplici temi, quali l’ecologia, la percezione del reale mediata dai social, il rapporto con il potere, la precarietà lavorativa, il pericolo del cospirazionismo e la maternità. Ambientato in un futuro vicino al nostro (siamo infatti nel 2022), dove Zuckerberg è diventato presidente e gli USA sono oramai uno stato militare, “Il futuro non promette bene” racconta la storia di due trentenni che abitano in una roulotte in mezzo alla natura e si barcamenano tra una situazione lavorativa precaria e il desiderio di costruire una famiglia. Hannah per vivere assiste un’anziana signora e nel tempo che le rimane milita nel collettivo HAAV (Humans Against All Violence), mentre Johnny un lavoro non ce l’ha e, mentre promette di costruire una vera casa per il loro futuro, per tirare avanti smercia semi e fumo. Il più caro amico di Johnny, Tyler, è un personaggio ambiguo, ossessionato da teorie complottiste, mentre Gabby, miglior amica di Hannah, è una donna forte e integra, anche lei attivista di HAAV. Proprio nel corso di un acceso confronto tra le due amiche, viene fuori uno dei nuclei del racconto: è giusto fare figli in un mondo che ha un futuro così incerto? La domanda si inserisce nel libro, rimanendo a metà tra problema individuale e collettivo. Eleanor Davis ha iniziato a lavorare a questo fumetto quando Trump era da poco salito al potere e lo ha concluso pochi mesi dopo essere diventata madre. L’autrice sa bilanciare intimità e pluralità, personale e collettivo, costruendo un racconto che scorre in modo naturale e fluido. Anche nell’aspetto grafico l’autrice riesce a trovare un giusto equilibrio tra l’attenzione per i dettagli e l’essenzialità, la morbidezza ed emotività del segno grafico e la regolarità geometrica delle tavole che si susseguono in griglie a tre strisce e vignette contornate da linee precise.

Spero ci perdonerai per averti portato in questo splendido mondo terribile: attraverso questa dedica al figlio e le cinque bellissime tavole a chiusura della storia, Eleanor Davis lancia alla fine un messaggio di speranza.

Nel darvi appuntamento a venerdì prossimo, vi invitiamo a scoprire a questo link le novità a fumetti disponibili presso la nostra Biblioteca.

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