giovedì
27
novembre
Dalle tradizioni locali al Patrimonio Culturale Immateriale di Alessandra Del Prete
Presentazione libro con autrice
“Il libro racconta di rituali carnevaleschi nelle sue maschere ancestrali, legati ai cicli della natura, di canti antichi che continuano a raccontare la storia tricaricese e lucana, preservando le radici del nostro territorio. Ogni maschera, ogni passo, ogni suono è un omaggio all’identità lucana, un legame tra passato e presente. Si continua a celebrare e a tramandare queste tradizioni perché sono il cuore pulsante delle comunità, del mondo agro-pastorale lucano, un patrimonio da preservare, salvaguardare e consegnare alle future generazioni. Lo sguardo è rivolto al loro riconoscimento come patrimonio culturale immateriale nella Lista rappresentativa ICH (Intangible Cultural Heritage). Nell’opera si ripercorrono gli studi demologici sul carnevale nella contemporaneità, confrontandolo con il passato ed esplorando le analogie dei carnevali di tradizione europea, messe in evidenza dal progetto della Commissione ‘Carnival King of Europe’, dalla penisola iberica alla Francia, all’Europa centrale e settentrionale, alla regione dei Balcani occidentali.
Partendo dal passato il testo arriva a descrivere i carnevali contemporanei, dai più noti in Italia, come quelli di Venezia e Viareggio, ai carnevali del sud Italia di tipo agro-pastorale, come quelli lucani, che iniziano il giorno di Sant’Antonio Abate, il santo del fuoco e protettore degli animali, il 17 gennaio, e terminano il Martedì Grasso. Si approfondisce la Rete dei carnevali lucani antropologici che coinvolge otto comuni della Basilicata (Aliano, Cirigliano, Lavello, Montescaglioso, San Mauro Forte, Satriano di Lucania, Teana e Tricarico), ai tempi della comunicazione mediatizzata e diffusa attraverso moderni strumenti audiovisivi, social network, mass media e pubblicità che ne incentivano la loro diffusione e apertura rispetto alla chiusura del passato.” (Ass. dei Lucani a Roma)
Alessandra Del Prete, romana di nascita ma di origini lucane da parte materna, lavora all’IRCCS IFO di Roma. È laureata in Scienze Sociali Applicate e in Sociologia all’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Grazie alle due tesi di laurea ha contribuito agli studi sulle tradizioni e sulla musica orale tricaricese. È autrice di saggi etnoantropologici sulla rivista «Mathera». I suoi interessi di studio, che l’hanno portata ad effettuare frequenti viaggi in Basilicata, comprendono tematiche antropologiche quali la costruzione sociale della memoria, l’identità etnica, il patrimonio culturale immateriale, le feste e i rituali.
Ingresso libero, senza prenotazione, fino a esaurimento posti

