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venerdì

10

maggio

Dal rosso al nero: la svolta a destra di una città operaia

Dal rosso al nero: la svolta a destra di una città operaia

10 maggio 2024 ore 17:00

Presentazione del libro con l'autore

Vi aspettiamo venerdì 10 maggio alle ore 17.00 per la presentazione del libro Dal rosso al nero: la svolta a destra di una città operaia di Alessandro Portelli, Donzelli Editore 2023.

L'autore Alessandro Portelli dialoga con Marco Miccoli, vice Presidente ANPPIA nazionale.

 

Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per info e prenotazioni scrivete a guglielmomarconi@bibliotechediroma.it oppure contattateci al numero 06.45460301. Si ricorda che per partecipare alle attività della biblioteca è richiesta l'iscrizione a Biblioteche di Roma: registrati on line cliccando qui.

 

Dal rosso al nero: la svolta a destra di una città operaia. Cosa è successo alla classe operaia nel nostro paese? Perché non è più la sinistra il suo «naturale» punto di riferimento e sempre più spesso il suo orizzonte politico si tinge di nero? Alessandro Portelli indaga questa vera e propria «mutazione antropologica» andando sul campo di una realtà emblematica, raccogliendo decine di storie e testimonianze di una città storicamente rossa, sede di una delle industrie più rilevanti del nostro territorio, con una lunga tradizione di scioperi e battaglie operaie, che decide di allontanarsi dalla sua storia e passare «dall’altra parte», consegnandosi prima nelle mani di un’amministrazione di estrema destra e, cinque anni dopo, di un tycoon di provincia che aspira ad essere il nuovo Berlusconi. La città è Terni, a cui Portelli ha dedicato decenni di ricerche nell’ambito della storia orale, intervistando centinaia di persone, studiandone l’anima più profonda; in queste pagine prova ora a tracciarne l’itinerario degli ultimi dieci anni, «dal rosso al nero». Terni è stata la prima città importante fuori del Nord a scegliere un’amministrazione leghista, ma anche la prima a sconfiggere in modo inopinato una coalizione di destra guidata da Fratelli d’Italia che sembrava destinata a un facile trionfo: in questo senso, si configura come una sorta di laboratorio, in cui la storia nazionale si manifesta in forme più estreme e clamorose. Processi di deindustrializzazione, crisi della sinistra, disorientamento culturale e identitario, crisi ambientale e sanitaria – ma anche debolezza di una destra senza spessore, litigiosa, culturalmente inadeguata, campanilista ma sospinta al potere da paure e insicurezze (criminalità, droga, immigrazione, revisionismo storico): la storia di questa città che invecchia, ma che ha perso il suo fulcro («Terni è una città che ha dichiarato guerra alla propria storia», denuncia uno degli intervistati) e fatica a immaginarsi un futuro, rischia di essere sempre di più la storia dell’intero paese.