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#Bibliotour Strega...to - Agosto

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#Bibliotour Strega...to - Agosto

11 agosto - 1 settembre 2021

Consigli di lettura

 
Giunge a conclusione il  Bibliotour alla scoperta dei 12 finalisti del Premio Strega 🧹
Ecco di seguito le recensioni degli ultimi libri tra cui il vincitore di questa stagione, sempre a cura del Circolo di Lettura della Biblioteca Cornelia.
 

   

Il pane perduto

di Edith Bruck

La nave di Teseo 2021

 

Recensione a cura di Morena  T.

 

 Edith Bruck racconta la sua vita a cominciare dall'infanzia, passando per il ghetto, i campi di sterminio, il ritorno in Ungheria, il sentimento di estraneità che la fa viaggiare fino a quando non approda in Italia, dove trova finalmente la pace, un lavoro, un amore e una vita in cui testimonierà con abnegazione la Shoah. Il libro nasce da un impulso profondo, l’autrice sta perdendo la vista e insieme alla vista teme di perdere i propri ricordi, tramite il racconto si riappropria della propria storia e identità, lo fa con una scrittura semplice e distaccata (l'italiano per Bruck è una seconda lingua) riesce comunque a trasmettere l'eccezionalità della propria esperienza.

 

   

Borgo Sud

di Donatella Di Pietrantonio

Einaudi 2020

 

Recensione a cura di Maria Grazia C.

 
 

Il seguito dell'Arminuta. Da Adriana, che una notte si presenta con un bambino in braccio alla porta della sorella sposata, il racconto ripercorre la vita problematica delle sorelle sin dall'infanzia ed i loro rapporti passati e presenti. Nel finale forse si chiude il cerchio, apparentemente in positivo, sulle loro "fratellanze" sofferte. Scrittura fluida, scorrevole, sufficientemente incisiva. Essendo un sequel, si conosce già lo spessore e la consistenza della narrazione della scrittrice. Nessuna sorpresa quindi. Grande la tristezza, la solitudine e il senso di inadeguatezza di tutti i personaggi, caratterizzati ed uniti dall'abbandono, che quest'anno sembra essere stato il leit motiv di quasi tutti i libri della dozzina.

 

 

L'acqua del lago non è mai dolce

di Giulia Caminito

Bompiani, 2021

 

Recensione a cura di Marinella S.

 

 Un libro complicato, intenso, selvaggio. Un romanzo di formazione scritto in prima persona e al presente, con uno stile linguisticamente complesso e molto lirico. Il libro parla di Gaia – la protagonista – seguendo le tappe della sua formazione scolastica fino ai 25 anni. Il suo nome è in contrapposizione con l’aggressività del personaggio, “ma un nome serviva - dice la Caminito - il nome giusto delle cose”. Nell’incipit (che ho trovato fantastico) la madre della protagonista appellandosi ad un suo diritto, applica il principio del “prendere posto e non spostarsi più”, Gaia non approva sua madre, la giudica e non la perdona, personalmente ho adorato questa mamma forte, coraggiosa e salda, anche se un po' disarticolata. Il lago del titolo è quello di Bracciano, dove la protagonista si ritrova a vivere, sradicata da Roma. Esattamente ad Anguillara: un microcosmo vicino Roma ma anche lontano; l’acqua lacustre è limacciosa, nasconde pericoli e vortici imprevedibili, come la vita, ha un sapore melmoso, senza sale e pesante. Nel libro vengono descritte relazioni fra adolescenti, molto complesse, piene di dolore e violenza. La protagonista e sua madre sono donne combattive (anche se con diversi metodi); entrambe seguono il ritmo “della vita da bruciare”.



 

   

Il libro delle case

di Andrea Bajani

Feltrinelli 2021

 

Recensione a cura di Maria Grazia C.

 

 La vita, ovvero la crescita del protagonista IO, dall'infanzia all'età adulta, passando attraverso tutte le sue emozioni e le sue esperienze, il cui denominatore comune, location e sintomo della sua solitudine sono le "case", intese anche solo come contenitori, involucri di un percorso. Case che ha abitato, frequentato o semplicemente osservato, qui come occasione del suo costante cambiamento, attraversando la storia del Paese negli anni che ha vissuto. Fantasia scritta e declinata. Scrittura particolarissima, quasi onirica per la non definizione dei nomi e l'originalità della descrizione dei fatti, tra il reale, l'ironia e la fantasia, quasi fosse tutto un giuoco narrato, ma non lo è. Uno dei migliori libri della dozzina.

 

🏆 E in ultimo il libro vincitore! 🏆

 

   

Due vite

di Emanuele Trevi

Neri Pozza 2021

 

Recensione a cura di Morena  T.

 

 Emanuele Trevi traccia il ritratto affettuoso e nostalgico di due amici, due compagni, due scrittori: Rocco Carbone e Pia Pera. Entrambi scrittori ma molto diversi per temperamento, origini, per il modo di stare al mondo e anche per il modo in cui hanno espresso il proprio talento, agli opposti anche nella morte, dolorosamente inaspettata quella di Rocco, dolorosamente attesa quella di Pia. Due persone appunto molto diverse ma anche molto amate, proprio in questa diversità sta il fascino di questo piccolo libro, una diversità che non diventa mai contrapposizione anzi, Trevi ha una scrittura felice e riesce a dare il senso dell'amicizia che li univa. Al termine del libro la sua nostalgia diventa un po’ anche la nostra.

 

 
 
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[11/08/2021]