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#AtuttaBill - La classe dei banchi vuoti

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#AtuttaBill - La classe dei banchi vuoti

27 novembre - 22 dicembre 2020

Consigli di lettura

L'appuntamento #A tutta Bill di novembre si lega alla Giornata Internazionale per i Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza raccontando le storie di bambini a cui è stata negata la possibilità di diventare adulti.
 
 
Luigi Ciotti e Sonia Maria Luce Possentini, Gruppo Abele, 2016

copertina
 

Un'aula scolastica piena di banchi vuoti. Una classe in cui nessuno più studia, chiacchiera o ride. A chi appartenevano questi banchi? E come mai sono rimasti vuoti? Ogni capitolo del libro racconta, tra parole e immagini, la storia di un bambino ucciso dalle mafie. Nove nomi, nove anime ognuna con le proprie passioni, le proprie paure, i propri modi di esprimersi. Nove vite spezzate bruscamente, troppo presto, dalla mafia.

Accompagnare i bambini ad aprire gli occhi sul mondo è, per Luigi Ciotti, un dovere condiviso: «vuol dire non solo prepararli alla vita, ma porre le basi di una società di persone consapevoli e responsabili. Le mafie sono anche risultato di un grande vuoto di responsabilità, di un vuoto di amore per il bene comune».

Dodò sul campetto spelacchiato di periferia che frequenta insieme al padre e agli amici corre felice fino a perdere il fiato, Simonetta ripete la lezione sulla fotosintesi al papà magistrato che si era inventato il "gioco del processo" per divertirla quando la interrogava sulle lezioni di scuola, Annalisa ha studiato la Costituzione e sogna di fuggire, a Giuseppe piace ascoltare quel ragazzo appassionato che parla di di giustizia" e di "legalità", Nadia non vede l'ora di giocare con la sorellina Caterina, ancora troppo piccola, Benedetto è scherzoso e sfacciato, Salvatore e Giuseppe trascorrono le giornate tra giochi e corse sfrenate sul lungomare Attraverso queste storie i nomi di Dodò, Annalisa, Giuseppe, Nadia, Caterina, Simonetta, Benedetto, Salvatore e con loro quelle di troppe altre giovani vittime, riecheggiano forte e dappertutto.

E nella classe i banchi non sono più vuoti.

 

[27/11/2020]