"Ci sono corrotti ovunque si guardi, la situazione è disperata." Questo è' l'ultimo post scritto da Daphne Caruana Galizia su Running Commentary, alle 14.35 del 16 ottobre 2017. Pochi minuti dopo la Peugeot bianca su cui Daphne si allontanava da Dar Rihana (la Casa del vento), saltava in aria e quella frase diventava un testamento consegnato ai lettori del suo blog.
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Daphne ha pagato con la vita trent'anni di giornalismo investigativo in cui ha denunciato i lati più scuri di Malta, dalla corruzione dei suoi politici al narcotraffico al riciclaggio di denaro sporco, dall'influenza del regime azero sulla politica locale al ruolo di Malta nello scandalo dei Panama Papers al sistema della vendita della cittadinanza maltese che vale il 2,5% del PIL dell'isola. Oggi, a quasi due anni di distanza dall'uccisione di Daphne, le sue ultime parole sono ancora lì, sulla homepage del blog e tra i fiori negati del suo memoriale, a ricordarci che la situazione non si è fatta meno disperata e che i mandanti del suo omicidio restano ancora ignoti e impuniti.