Albino Bernardini, noto come "Il maestro di Pietralata", entra nel dibattito che ha investito la scuola italiana nel periodo che va dalla ricostruzione postbellica fino a tutti gli anni 70, quando forti furono le tensioni per il rinnovamento del sistema scolastico.
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Già noto per aver fatto parlare di sé negli anni '60 quando, nella sua Sardegna, sferrò a Lula un duro attacco ai metodi scolastici violenti che opprimevano la libertà degli alunni e iniziò, con il coinvolgimento dei genitori a scuola, quella gestione collegiale che di lì a qualche decennio è stata istituzionalizzata, nel 1973, con la creazione degli organi di gestione democratica della scuola. Dopo l'esperienza scolastica di Lula, raccontata in Le bacchette di Lula e trasferitesi nel 1960 nella borgata Pietralata di Roma, Bernardini ha continuato la sua battaglia per il rinnovamento della scuola raccontato in Un anno a Pietralata. Per la notorietà acquisita, la RaiTv ha prodotto sulla sua esperienza scolastica uno sceneggiato televisivo affidato al regista Vittorio De Seta con il titolo Diario di un maestro, che riuscì a incollare dinanzi al teleschermo, in ogni puntata, oltre otto milioni di spettatori. Albino Bernardini può essere ascritto tra i più grandi maestri che in quegli anni fecero del loro mestiere una vera e propria missione, rinnovando la scuola per creare una vera e propria comunità educativa, in cui i ragazzi fossero soggetti dei processi di apprendimento e portatori di diritti e non solo di doveri.