Nel v. la vita politica nell’antica Roma, con particolare riguardo alla costituzione di gruppi e partiti politici durante l’età repubblicana. L'A.
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sottolinea come il termine 'partito' non avesse le stesse caratteristiche dei tempi moderni ed esamina la storia di gruppi e sottogruppi fondati dal leader sia sulla base d'un sistema di relazioni sia su quello della dipendenza personale; descrive quali fossero le caratteristiche dell’ordine senatorio e illustra la storia politica di alcune famiglie, come le gens di Quinto Fabio Massimo, Appio Claudio decemviro, Lucio Cornelio Scipione Emiliano, Lucio Cecilio Metello; per l'ordine equestre, indica i gruppi in cui era suddiviso, e cioè gli Iuventus, i Pubblicani, i Locupletes, gli Homines novi, passando, infine, all’evolversi storico della vita militare e politica romana che, nell’ultimo secolo della Repubblica, portò al passaggio da una pluralità di partiti politici al partito unico di Augusto. Gli argomenti trattati nel v. trovano riferimento nei 'reperti' conservati nelle sale VII, VIII, IX, XLVI del Museo della Civiltà Romana di Roma.