Storia della diffusione a Roma dal 66 a.C. fino al IV sec. d.C. del culto del Dio Mithra d’origine iranico-persiana, la cui diffusione a Roma fu determinata, secondo Plutarco, dai pirati della Cilicia vinti da Pompeo nell’anno 67 a.C. ed ebbe molta importanza verso la fine del I secolo.
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I misteri di Mithra, nella loro narrazione cosmogonica, presentavano un’idea di liberazione e di redenzione e insegnavano la sopravvivenza cosciente dell’essenza divina che risiede nell’uomo. L’Autore riferisce inoltre che il cerimoniale del culto mitriaco era essenzialmente persiano con varie somiglianze con il Vecchio e Nuovo Testamento.