Nel v. uno studio sulla moda e la cosmesi nell’antica Roma. L’A. descrive, oltre alle pratiche utilizzate da donne e uomini per la loro cura personale, anche quali furono, nell’Urbe e nell’Impero, le conseguenze sociali ed economiche a seguito dell’importazione di prodotti cosmetici, spezie, ornamenti e altri beni di lusso dall’Oriente.
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Quì troviamo indicazione di abitudini e prodotti utilizzati per la toilette quotidiana, come quelli per il lavaggio dei denti e la depilazione, e la descrizione delle acconciature più in voga nei vari periodi storici; vi sono elencati qualità e fattezze di profumi, unguenti, maschere di bellezza e oggetti che erano allora nei beauty-case dell'aristocratica romana quali specchi, pettini, balsamari e unguentari. Gli argomenti trovano riferimento nei 'reperti' conservati nelle sale XLII e XLIV del Museo della Civiltà Romana.