I commenti più recenti
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Il grande racconto di Roma antica e dei suoi sette re
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16/11/2025 Sette re +1 bonusPrima parte molto interessante (ma gran parte delle storie raccontate sono fruibili guardando lo spettacolo I sette re di Roma di Luigi Magni). Seconda parte su usu e costumi a tratti superflua, avrebbero potuto essere dei trafiletti all interno della prima parte.
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Tatà
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15/11/2025 UN POLPETTONERomanzo prolisso senza motivazione. Una trama che pare essere poco credibile e trascinata in mille inutili rivoli. Ho molto amato i precedenti romanzi della Perrin, ma questo lo ritengo inutilmente verboso e poco godibile.
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29/10/2025 Stefania Calo' Una zia misteriosaPremetto che ho dovuto ricomprare il libro perso sull'autobus per restituirlo alla biblioteca e nonostante le 600 pagine sono riuscita a leggerlo pure prima del tempo, perché molto scorrevole e intrigante secondo la mia opinione. Tutto nasce dalla "rimorte" della zia Colette, un personaggio di cui si scopriranno i segreti suoi e di tanti altri che circondano la protagonista aiutandola a superare un momento di crisi. Non amo incondizionatamente questa autrice perché a dire il vero il suo libro tanto acclamato "Cambiare l'acqua ai fiori"non mi era proprio piaciuto e avevo preferito altri titoli, ma adesso forse metterei questo tra i miei preferiti, è sempre soggettivo il gusto! Ne consiglio la lettura e lo vedrei benissimo in forma cinematografica
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L'ultima sirena
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15/11/2025 Un'avventura con una sirenaClara invece di passare l'estate in Irlanda la passò su un' isoletta nel mar Mediterraneo, perché il padre aveva perso il lavoro. Su quell' isoletta Clara si rese conto che né gli zii né l' isola erano tanto amichevoli, ma poi un giorno vide che c'era una bambina che nuotava nell'oceano ogni mattina e ci fece amicizia. Il libro è carino e divertente. Consiglio la lettura.
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Territori
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15/11/2025 Mario Benvenuti confermaal secondo capitolo della seire banlieu, Norek conferma ancora di più la qualità delle sue storie, adesso il terzo.................
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Codice 93 : [romanzo]
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15/11/2025 Mario Benvenuti norek è GAJARDOdetto alla romana, Norek è proprio bravo, porta avanti la storia proprio bene, e ne esce un ritratto serio della società e del potere oggi
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San Francesco
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15/11/2025 Il valore regale dell’umiltà: come Francesco insegnava la dignità del mendicarePer Francesco chiedere l'elemosina non era vergogna ma onore. Lo dimostrava con gesti radicali: portava la bisaccia dei frati, usciva a mendicare durante i pranzi dei nobili e distribuiva il poco raccolto come dono sacro. Così provocava, educava e richiamava l'Ordine alla sua vocazione originaria. Una volta, un frate tornava da Assisi alla Porziuncola con l'elemosina che aveva raccolto, e cominciò a lodare gioiosamente Dio ad alta voce. Sentendolo, Francesco gli uscì incontro felice e gli baciò la spalla a cui portava appesa la bisaccia, gliela tolse e la portò lui stesso in spalla fino a casa, e disse agli altri: è così che voglio che i frati vadano e tornino dall'elemosina, allegri e contenti. Mendicare aveva per lui, è evidente, un valore al tempo stesso simbolico e pedagogico, forse più di qualsiasi altra pratica penitenziale. Se all'inizio era stato un modo per umiliarsi e ridursi al livello degli emarginati, disprezzati e scansati da tutti, col tempo divenne un motivo d'orgoglio. Insegnava che chiedere l'elemosina è la cosa più nobile, degna e cortese che si possa fare, e non solo agli occhi di Dio, ma agli occhi del mondo, giacché chi fa l'elemosina ai poveri deve pur sapere che in cielo la riavrà indietro moltiplicata. Quando era ospitato e invitato a pranzo da qualche fedele nobile e ricco anche se sapeva che l'ospite aveva preparato da mangiare in abbondanza, all'ora di pranzo lui usciva a chiedere l'elemosina: per dare il buon esempio, ma anche per la nobiltà e la dignità di Madonna Povertà. Chi l'aveva invitato ci rimaneva male, ma Francesco era spietato: "Io non voglio rinunciare alla mia dignità regale", gli diceva in faccia, "al patrimonio e alla vocazione e professione di fede mia e dei frati minori, cioè chiedere l'elemosina, anche se non dovessi portare più di tre elemosine, perché voglio fare il mio dovere". Fece la stessa cosa anche quella volta che era ospite dal cardinale vescovo di Ostia: all'ora di pranzo uscì di nascosto a mendicare, e quando tornò il vescovo era già a tavola e stava mangiando, anche perché aveva invitato certi cavalieri suoi parenti. San Francesco posò l'elemosina sul tavolo e si sedette accanto al vescovo, che a pranzo lo voleva sempre vicino a sé. Il vescovo si vergognò un po', ma non disse nulla, per via degli altri invitati. Francesco mangiò un poco, poi distribuì le elemosine dando un pezzetto a ognuno dei cavalieri e dei cappellani del vescovo. Tutti ricevettero devotamente la loro elemosina, scoprendosi il capo; qualcuno la mangiò, altri la tennero da parte come ricordo. Dopo pranzo il vescovo condusse Francesco nella propria camera, lo abbracciò e gli chiese, in tono allegro ma con velato rimprovero: "Perché, fratel mio semplicione, mi hai fatto questa vergogna, che in casa mia, che è la casa dei tuoi frati, sei andato a mendicare?". Francesco gli rispose che anzi, gli aveva fatto onore; e poi si concesse una tirata contro quei frati che si vergognano e non si degnano di mendicare: ce ne sono e ce ne saranno, profetizzò, ed è mio dovere dare l'esempio e insegnare che costoro non hanno scuse, né in questo mondo né davanti a Dio.
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Io mi svezzo da solo! : dialoghi sullo svezzamento
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15/11/2025 Pilastro dello svezzamentoChe dire, questo è uno di quei libri che bisognerebbe portare sempre con sé, per ricordarci tante cose, ma più di tutto chi siamo, ossia persone, genitori e quindi perfettamente in grado di crescere i nostri figli. Un libro che affronta un problema di fondo della nostra epoca, ossia la convinzione del genitore di oggi di non essere in grado di capire autonomamente come e di cosa nutrire i propri figli, affidandosi troppo spesso e quasi totalmente a una cultura del nutrimento distorta e fatta di artifizi. Qui non si fa una lista di alimenti che il bambino può o deve mangiare e in che modo, ma si ha una visione ben più di insieme e questo aiuta a capire cosa è davvero importante quando si cresce un bambino. L'autore ha un incredibile senso di ironia e riesce a strappare sorrisi pagina dopo pagina. Davvero un pilastro, da leggere assolutamente.
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Il sol dell'avvenire : romanzo
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15/11/2025 SuspenseTerzo romanzo della trilogia sugli "anni gloriosi", come in una sorta di rotazione tra i personaggi della famiglia Pelletier stavolta il protagonista principale è Francois, giornalista assoldato per una missione altamente rischiosa. Gli altri membri della famiglia fanno più da contorno alla vicenda: Helene conduce un programma radiofonico notturno, Jean si dibatte tra le oppressioni della moglie Geneviève ed un rilancio professionale insperato, mentre la piccola Colette, figlia della coppia, vive un dramma personale ma si riscopre matura e coraggiosa. Louis Pelletier, il capostipite, è invece al tramonto della vita. Libro più interessante del precedente, contribuisce a risollevare la media voto della trilogia.
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Anna della pioggia e altri racconti ritrovati
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14/11/2025Alessandro Giammei, scrittore, professore e "figlio d’anima" di Michela Murgia cura questa raccolta di racconti postuma come già aveva fatto con un altro testo di Murgia "Dare la vita". Nel libro troviamo 35 racconti brevi e brevissimi dell'autrice che, come spiegato nella nota finale, hanno visto genesi e sviluppi diversi (testi pensati per conferenze, raccolte di racconti, agende Smemoranda, reading, opere teatrali, riviste, blog...). Giammei rivela che ha dovuto scartarne almeno altri venti e numerosi altri testi in prosa per realizzare questa antologia. Per chi conosce Michela Murgia, i temi trattati sono i suoi soliti "cavalli di battaglia" nati dall'impegno civile e dal desiderio di cambiare le cose scuotendo le coscienze. Purtroppo però quasi nessuno di questi racconti mi è piaciuto davvero. In alcuni ho riconosciuto il suo stile; altri mi sono sembrati scritti da una mano diversa, ma ciò si spiega anche per i diversi periodi storici in cui sono stati composti. In generale ho trovato più significativi quelli più brevi e più arguti, meno descrittivi. Il racconto che dà il titolo all'opera è sicuramente il più respingente per me.
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Sembra questo sembra quello ...
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14/11/2025Un grande classico della letteratura per l'infanzia, da leggere e rileggere e, nel quale, come la vita, le aspettative potranno essere confermate o disattese completamente. Fantastiche illustrazioni e testo in rima da imparare a memoria insieme, una carezza! Selezionato nel 2025 dal progetto Cucù: libri della meraviglia.
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Boing
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14/11/2025 Boing!Libri sonori? Libri piccini per piccole mani? Libri per mani grandi? Libri di forme? Libri ad alto contrasto? Libri gioco? Libri da leggere da soli o in compagnia? Questo libro è tutte queste cose e l'invito è quello di scoprirne altre e altre ancora! Perfetto per i piccolissimi, ma anche per tutti gli altri. Selezionato nel 2025 dal progetto Cucù: libri della meraviglia.
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La coscienza di Zeno
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14/11/2025 Racconto fuori dagli schemiLungi da me, che non ne ho le capacità, un’analisi critica del libro che esprime, a mio parere, stati d’animo che possiamo riscontrare a volte in noi stessi. Il personaggio di Zeno esprime dubbi, angosce, decisioni, ripensamenti, indecisioni, elecubrazioni, ragionamenti cervellotici, titubanze, esitazioni, rinvii di un animo contorto, descritti con dovizia di particolari relativi a quattro diverse situazioni familiari. Un racconto in cui la dinamicità non è nella sequenza delle azioni, ma in quella dei comportamenti. Fortemente influenzato dalle frequentazioni “freudiane”, potrebbe rispecchiare in parte il suo vissuto reale.
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Prendi e scopri
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14/11/2025 Un libro gioco da provareUn libro gioco perfetto per la lettura condivisa o anche autonoma, non appena il meccanismo sia diventato automatico. Prendere e donare, disperdere e riunire, accendere e spegnere: pagina dopo pagina le azioni guidate dal libro e le sue forme ci accompagnano alla scoperta del mondo.
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Prendre & donner
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14/11/2025 Lucie Félix in stato di graziaUn libro gioco in lingua originale, utile per chi conosce un po' il francese, ma non è essenziale saperlo per la lettura condivisa. Prendere e donare, disperdere e riunire: pagina dopo pagina le azioni guidate dal libro e le sue forme ci accompagnano alla scoperta del mondo.
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