I commenti più recenti
-
La volta giusta
-
21/11/2025Non conoscevo, questa autrice preso così per caso, mi trova davanti a un bel romanzo con personaggi descritti in maniera ottimale. Una storia di rivalsa, di amore per la montagna, per le sfide impossibili, la sola cosa che non mi ha convinto è il finale troppo scontato. Comunque sicuramente da leggere.
-
-
Ma là c'è ancora luce...
-
21/11/2025 Matteo Protopapa perfetto prima di andare a lettostraconsigliato, richiede un'interazione con il lettore, il che lo rende ancora piu accattivante
-
-
Ciri e Cirirì : che spasso la pioggia!
-
21/11/2025 Matteo Protopapa belli anche gli altrila descrizione dice "da 5 anni" ma vanno benissimo anche dai 3/4. ce ne sono altri due molto carini, e in inglese si possono trovare "Under the sea" e "In the night"
-
-
Murdo e il mistero del postino fantasma
-
21/11/2025 magici mondi DA LEGGERE ASSOLUTAMENTEMURDO , un mondo che fa bene all’immaginazione dei nostri bambini, grafica stupenda, storia poetica quanto avventurosa , grazie ad indizi , ricerche, sia fisiche di prove, quanti mentali, ricerca di immaginare e grazie a questa provare emozioni. Mia figlia è rimasta affascinata da tutti e due i libri.
-
-
Anna si sveglia
-
21/11/2025 Matteo Protopapa Piccola avventura notturnabellissimo, mia figlia a 3 anni ha adorato ascoltare tante volte l'avventura notturna di Anna e del suo gatto. straconsigliato.
-
-
Akiko e il palloncino
-
21/11/2025 Matteo Protopapamia figlia a 3 anni ha adorato questo libro...lo abbiamo preso in prestito piu di una volta, il distacco dal palloncino di akiko è molto tenero.
-
-
Lo chiamavano Jeeg Robot
-
21/11/2025 Rosaria Bologna Chi era il vero disabile?La trasformazione più importante che subisce Enzo Ceccotti, piccolo ladruncolo asociale che vive in una delle periferie di Roma, non è quella dovuta alle score radioattive nelle quali finisce per scappare dalla polizia. E’ quella del cuore, ad opera di una ragazza con disabilità mentale che lo apre all’amore verso gli altri e gli regala uno scopo nella vita. Il film del 2015 è stato – giustamente – premiato con 7 David di Donatello. Trama scorrevole, interpretazioni intense e profonde e particolarmente bella la canzone di Jeeg Robot cantata dal protagonista, che accompagna i momenti più importanti del film.
-
-
Il castello nel cielo
-
21/11/2025 Rosaria Bologna Tutte le sfumature dell'amorePrima della scoperta di Laputa, la mitica città volante descritta nei viaggi di Gulliver , questo film narra dell'incontro di due anime affini, la cui giovane vita è accumunata da orfanezza, duro lavoro e fatica, ma anche dalla gioia di vivere e dalla fiducia nel prossimo e nel futuro. Quando Sheeta scende letteralmente dal cielo, Pazu la prende tra le braccia. Non si lasceranno più, nonostante le disavventure che accadono ad entrambi, fino all'epilogo finale quando il loro buon cuore gli farà trovare una nuova e ... insolita famiglia. Il regista Miyazaky ha saputo infondere tanto sentimento in questo film, che resta ancora molto intenso e bello da vedere, nonostante i suoi quaranta anni.
-
-
Dove non mi hai portata : mia madre, un caso di cronaca
-
21/11/2025 Giselda Massari Un dramma personale e uno spaccato di vita socialeL'autrice ci trasporta negli anni '50 del '900. La scena si dipana fra un paesino del Molise, Milano e Roma dove si svolge l'epilogo finale, da tragedia greca. Una coppia "illegittima" mette al mondo una bimba, Maria Grazia, nata appunto fuori dal matrimonio: la legge del tempo non consente al padre naturale il riconoscimento. La bimba è figlia di padre sconosciuto. Ma la coppia "illegale" resiste per otto mesi: l'età in cui la bambina viene abbandonata a Roma, nello scenario maestoso di Villa Borghese, "alla compassione di tutti". All'abbandono, segue il suicidio (forse) della madre e la sparizione del padre. La storia della bambina è a lieto fine: viene adottata da una coppia colta ed economicamente solida che ne cura la crescita, l'educazione e la vita. Il romanzo autobiografico è una rilettura a ritroso dei fatti accaduti ricostruiti attraverso testimonianze, documenti, tracce lasciate dai due protagonisti. Con onestà, viene messo in dubbio il suicidio "volontario" della madre, ma, al fine, si riscatta l'azione terribile dell'abbandono con argomenti convincenti. Una storia personale, ma anche un affresco della società e dell'ordinamento del tempo, in cui non esistevano diritti per gli "irregolari" ,pur essendo essi stessi persone a tutti gli effetti, in nome della morale e della difesa di valori tradizionali. Consigliato.
-
-
I diavoli sono qui : [le indagini del commissario Armand Gamache]
-
20/11/2025 Diverso dal solitoQuesto capitolo della serie del commissario Gamache è molto diverso dai precedenti.Innanzitutto la trama si svolge nella mondanissima Parigi e non nel pittoresco villaggio del Quebec,ma soprattutto il ritmo è adrenalinico, incalzante,con diversi colpi di scena.Si indaga nell'alta finanza,nelle alte sfere politiche,nel bel mondo dorato che nasconde marcio e corruzione.Per molti versi mi ha ricordato i libri di Dan Brown,con i suoi personaggi sempre in corsa contro il tempo per salvare vite umane ed arrivare alla verità,ma ciò non vuol dire che l'autrice dimentichi di mettere sempre in luce la grande umanità delle figure che ormai abbiamo imparato a conoscere.Questo libro è soprattutto un tributo all'amicizia, all'onestà,alla rettitudine morale,ai legami di sangue e di affetti che rendono la vita degna di essere vissuta.
-
-
L'orologiaio di Brest
-
20/11/2025 Daniela BertoglioDa qualche anno Maurizio De Giovanni ha iniziato a scrivere romanzi che riguardano i servizi segreti, più o meno deviati, trame oscure, complotti. Ma non mi sembra riesca ad essere credibile, né con la serie di Sara Morozzi, né in quest'ultimo libro, inizio di una nuova serie, dove mescola una fantomatica Entità vaticana che manipolerebbe, come un burattinaio, la politica, la magistratura, la polizia, gli immancabili servizi segreti, e persino terroristi di 50 anni fa. I battibecchi tra Andrea e Vera sono la copia conforme di quelli tra Davide e Viola nella serie di Sara, epilogo finale compreso. La trama zoppica in più punti, il racconto assomiglia pericolosamente ad una sceneggiatura televisiva, insomma, secondo me siamo lontani anni luce dai primi romanzi con il Commissario Ricciardi, purtroppo.
-
-
Storie di donne sposate : romanzo
-
20/11/2025 Non maleMi è piaciuta molto la narrazione dell'amicizia tra donne, forse un pó scontato il rapporto extraconiugale
-
-
Cosa è mai una firmetta
-
20/11/2025 BellissimoSe piace lo stile di Andrea Vitali, il libro va letto assolutamente, con leggerezza si mettono in luce i piccoli difetti delle persone e della società che seppur riferiti a un tempo lontano, in realtà mantengono la loro modernità ed attualità.
-
-
Una stanza tutta per sé
-
20/11/2025 Molto interessanteUn saggio da leggere assolutamente, audiolibro con ottima narrazione.
-
-
Sacrifici umani e omicidi rituali nell'antichità : sacrifici e rituali sacri nelle epoche e culture di tutti i continenti
-
20/11/2025 Dal Khan al Mikado: quando la morte richiedeva compagniaI Mongoli celebravano i funerali dei loro capi con vittime umane. Intorno al cadavere da onorarsi venivano disposti, in attitudine di meditazione, fanciulli avvelenati per la circostanza, reggenti ciascuno qualche oggetto del defunto. Ancora ai tempi di Marco Polo, quando un capo tartaro veniva condotto alla tomba, i cerimonieri usavano uccidere tutte le persone che si imbattevano nel corteo funebre, dicendo: «Andate a servire il vostro signore all'altro mondo». Octai, re dei Mongoli, succeduto al grande conquistatore Gengis Khan, volendo festeggiare solennemente l'assunzione al trono, imbandì un gran banchetto in onore del predecessore e, scelte quaranta fra le più belle fanciulle, «le mandò a servire il defunto nell'altro mondo». La pratica di sacrifici umani tra gli antichi Giapponesi è attestata dal costume, tuttora sopravvivente, del suicidio mediante apertura del ventre (karakiri) in determinate contingenze, come quando muore il Mikado: suicidio che ha carattere d'auto-sacrificio. Ed anche in occasione della morte del penultimo imperatore, un ammiraglio, resosi famoso nella guerra contro la Russia, sacrificò se stesso nel detto modo durante le cerimonie funebri, dimostrando che al progresso della coltura e del tecnicismo non sempre si accompagna un corrispondente progresso etico.
-

