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giovedì

23

giugno

Voci dalla riva/Voces desde la orilla

Voci dalla riva/Voces desde la orilla

23 giugno 2022 ore 17:00

Presentazione libro

Il primo poeta citato nell'esortazione apostolica Querida Amazonia di papa Francesco è  Ana Varela Tafur, una poetessa del Perù amazzonico che si è laureata e vive in California. E' stato recentemente tradotto in italiano per la prima volta un suo libro del 2000, Voci dalla riva/Voces desde la orilla, a cura di Maurizio Mazzurco, traduzione di Claudio Fiorentini, Edizioni Progetto Cultura, 2021. Il libro viene presentato alla Biblioteca Vaccheria Nardi giovedì 23 giugno alle ore 17, presenti il curatore e la Seconda Segretaria presso l'ambasciata del Perù in Italia, Karla Arevalo del Castillo, che dialogheranno in videoconferenza con la poetessa.
 
La citazione di Ana Varela Tafur è contenuta nel primo dei quattro sogni del Papa – «Un sogno sociale» – ed esprime il grido verso il cielo dei popoli indigeni, rivieraschi e di origine africana, che furono espulsi dalla loro terra o assediati dagli interessi dei colonizzatori. Afferma l’autrice «le registrazioni orali e scritte costituiscono un universo personale e collettivo». Alle voci umane del libro fanno eco le voci non umane dell’Amazzonia, «capaci di creare linguaggio dove la natura parla rivelando codici». Queste voci creatrici di linguaggio «sperano di essere riconosciute con lo stesso valore di altre lingue del Pianeta». Per registrare queste voci, l’autrice ha attraversato l’Amazzonia, da un popolo all’altro, e oggi può rallegrarsi perché «dopo 20 anni dalla sua pubblicazione a Iquitos, le voci di questo corpo letterario arrivano sui mari e sulle coste d’Italia». L’Amazzonia è una zona del Pianeta che genera tanta vita, e non trasmette solo aria, ma anche il desiderio di parlare un linguaggio che ha la sonorità dei suoi suoni. Essa crea poesia, e l’autrice, con il suo orecchio attento, ha il privilegio di «registrare, archiviare e condividere» le voci che dialogano in questi linguaggi. L'Amazzonia è vista come un essere spirituale e spietato che impone, attraverso la sua frattura, il pianto del Rio e dei suoi affluenti, non più grido della terra, ma ritmo della vita.