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Viaggiare senza preoccuparsi dei bagagli
Rubrica di approfondimento
Cari lettori, torniamo ad occuparci di viaggi e, poiché siamo nella settimana dedicata alle donne, vi vogliamo raccontare i viaggi di alcune donne piene di coraggio e di valore: le staffette partigiane.
Le staffette partigiane accompagnavano brigate e comandi per strade sicure, esploravano, reperivano informazioni sul nemico, trasportavano armi e munizioni, ricongiungevano le formazioni disperse dopo i rastrellamenti, e soprattutto macinavano chilometri su chilometri.
Anna Cherchi era una giovane staffetta che guidava i partigiani tra i boschi piemontesi, in mezzo alla neve che celava strade e sentieri. Il 19 marzo 1944 venne avvistata da una colonna di militari tedeschi. Il comandante partigiano le ordinò di procedere verso i nemici, dando ai suoi il tempo necessario a mettersi in salvo. I tedeschi la portarono prima ad Alba, poi a Torino. Alle carceri “Nuove” fu torturata ogni giorno per un mese, ma nemmeno le scariche elettriche riuscirono a farla parlare. Poi su di un carro bestiame fu deportata a Ravensbruck, campo di concentramento per sole donne: «Un macellaio le strappò, in due diverse “sedute”, 15 denti. Anna aveva 18 anni ed era una staffetta».
Furono 35mila le donne che dal 1943 al 1945 parteciparono alle azioni di guerriglia partigiana per liberare l’Italia dal nazifascismo. Le 4.500 arrestate, torturate, condannate, le 623 fucilate, impiccate o cadute in combattimento, le circa 3.000 deportate in Germania cercavano semplicemente un’esistenza più dignitosa in un Paese libero dall’autoritarismo fascista. Molte combatterono in montagna, dimostrando abnegazione e coraggio, altre cospirarono, fiancheggiarono, fornirono supporto di ogni tipo ai ribelli nella più totale clandestinità. (Fonte National Geographic).
Tra i molti incarichi delle donne durante la lotta di Liberazione, quello di staffetta fu forse il più diffuso. Le staffette curavano i collegamenti tra le varie formazioni impegnate nella lotta armata, permettendo la trasmissione di ordini, direttive, informazioni, e il conferimento di beni alimentari, medicine, armi, munizioni, stampa clandestina. Il lavoro di staffetta veniva per lo più svolto a piedi o in bicicletta. Le staffette solitamente non erano armate e quindi si trovavano nell'impossibilità materiale di difendersi. Molte sono quelle che pagarono con le torture e la vita il loro impegno, che tuttavia fu indispensabile.
Senza le staffette, la guerra partigiana sarebbe stata inattuabile. (Fonte Anpi)
Tra i romanzi più toccanti che raccontano queste vicende, vi segnaliamo:
di Renata Viganò:
- L'Agnese va a morire - Einaudi, 2005 Leggi le prime pagine
«L’Agnese va a morire è una delle opere letterarie piú limpide e convincenti che siano uscite dall’esperienza storica e umana della Resistenza. Un documento prezioso per far capire che cosa è stata la Resistenza […]. Piú esamino la struttura letteraria di questo romanzo e piú la trovo straordinaria. Tutto è sorretto e animato da un’unica volontà, da un’unica presenza, da un unico personaggio […]. Si ha la sensazione, leggendo, che le Valli di Comacchio, la Romagna, la guerra lontana degli eserciti a poco a poco si riempiano della presenza sempre piú grande, titanica di questa donna. Come se tedeschi e alleati fossero presenze sfocate di un dramma fuori del tempo e tutto si compisse invece all’interno di Agnese, come se lei sola potesse sobbarcarsi il peso, anzi la fatica della guerra […]». Dall'introduzione a cura di Sebastiano Vassalli.
di Teresa Vergalli:
- Storie di una staffetta partigiana - Editori Riuniti, 2004
- L'invenzione della verità: storie di donne, di ragazzi e di guerra - Deltamedia Edizioni d'Arte, 2019
La testimonianza di Teresa Vergalli - guarda il video
di Marisa Ombra:
- Libere sempre: una ragazza della Resistenza a una ragazza di oggi - Einaudi 2012
- La bella politica: la Resistenza, noi donne, il femminismo - SEB 27, 2019
La testimonianza di Marisa Ombra - guarda il video
Vi suggeriamo inoltre un bel libro per i più giovani:
- Storia di Leda, la piccola staffetta partigiana di Ermanno Detti illustrato da Roberto Innocenti - Gallucci, 2017 (età di lettura 9 anni)
Il libro raccontato dall'autore - ascolta l'audio
E per finire alcuni video con le testimonianze di alcune Staffette partigiane:
Cari lettori, a mercoledì prossimo.