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martedì

7

novembre

Un secolo dalla nascita di Cristina Campo

Un secolo dalla nascita di Cristina Campo

Lezione e conferenza

In occasione del centenario della nascita di Cristina Campo, autrice di culto del Novecento, che tra conoscenza e passioni ci ha lasciato pagine di profonda bellezza, Biblioteche di Roma vuole ricordarla proponendo due incontri a Casa delle Letterature.

Il giorno 7 novembre dalle ore 10 alle 13 si terrà la lezione di Domenico Scarpa su "Una strana conoscenza di mondo". Cristina Campo traduttrice e a seguire, alle ore 18, la conferenza Cristina Campo. Scrittura poetica e destino a cura di Chiara Zamboni a partire dal libro Cristina Campo. Il senso preciso delle cose tra visibile e invisibile (Mimesis, 2023).

L'iniziativa nasce da un'idea di Massimo Pedroni Consigliere d'Amministrazione dell'Istituzione Biblioteche e Centri Culturali di Roma Capitale scomparso nel giugno del 2023.

Pseudonimo della poetessa e scrittrice italiana Vittoria Guerrini (Bologna 1923 - Roma 1977). Compì studi privati, minata da una malattia al cuore che condizionò la sua intera esistenza. Cresciuta nel culto della bellezza e animata da un'incoercibile tensione alla perfezione, etica non meno che estetica, fu influenzata a lungo dal pensiero di S. Weil, e negli ultimi anni si dedicò allo studio dei mistici e della grande tradizione liturgica del cristianesimo, cattolico romano e orientale. Nota soprattutto per l'attività di traduttrice (J. Donne, E. Dickinson, s. Giovanni della Croce, W. C. Williams e altri), pubblicò in vita soltanto un'esile raccolta di versi (Passo d'addio, 1956), alcuni articoli su riviste e due volumetti di saggi (Fiaba e mistero e altre note, 1962; Il flauto e il tappeto, 1971). L'interesse intorno alla sua figura, oltre la cerchia ristretta degli esperti di cose letterarie, è venuto crescendo parallelamente al costituirsi postumo del corpus dei suoi scritti, a partire da Gli imperdonabili (1987), in cui è raccolta l'intera opera saggistica e che trae il titolo dal saggio dedicato ai poeti, ovvero all'imperdonabile amore della perfezione. Sono seguiti La tigre assenza (a cura di M. Pieracci Harwell, 1991), che raccoglie le poesie, edite, inedite e sparse, e le traduzioni, e Sotto falso nome (a cura di M. Farnetti, 1998), in cui sono stati riuniti articoli, prefazioni e altri scritti sparsi, pubblicati sotto diversi pseudonimi. Sono anche apparsi numerosi volumi di lettere: Lettere a un amico lontano (1989; 2ª ed. accresciuta, 1998), dirette ad A. Spina; L'infinito nel finito: lettere a Piero Polito (1998); Lettere a Mita (1999), dirette a M. Pieracci Harwell e pubblicate a cura della medesima; Se tu fossi qui. Lettere a María Zambrano 1961-75 (a cura di M. Pertile, 2009); Il mio pensiero non vi lascia. Lettere a Gianfranco Draghi e ad altri amici del periodo fiorentino (2012). (Fonte Enciclopedia Treccani)

"Una strana conoscenza di mondo". Cristina Campo traduttrice

La lezione su Cristina Campo traduttrice offrirà un notevole gruppo di documenti del tutto inediti, o di testi editi ma sfuggiti finora alle bibliografie. Tra questi ultimi c'è il suo debutto assoluto come traduttrice: nel corso del 1943, con il nome anagrafico Vittoria Guerrini, Campo pubblica sul settimanale "Meridiano di Roma" la sua versione di nove poesie di Emily Dickinson, in tre gruppi di tre poesie ciascuno. A partire dalla storia e dall'interpretazione di queste novità bibliografiche si ripercorrerà il suo intero itinerario come traduttrice, avvalendosi in particolare di una documentazione del tutto inedita e di primaria importanza: il carteggio che Guerrini intrattenne con la casa editrice Cederna di Milano, nella persona di Gianni Antonini, dal 1946 al 1948. Questo carteggio, conservato nella sua interezza, riguarda la versione delle poesie di Mörike eseguita da Guerrini e pubblicata nel 1948 da Cederna, anch'essa sotto il suo nome anagrafico. Quello con Cederna è il solo carteggio superstite che documenti la formazione di Campo e le sue letture giovanili, dal momento che, all'atto di trasferirsi da Firenze a Roma, Guerrini/Campo si fece restituire tutte le sue lettere dalle amiche e dagli amici, e le distrusse.

Domenico Scarpa è nato a Salerno, vive a Pisa e lavora come critico letterario, docente, curatore di testi e consulente editoriale del Centro studi Primo Levi
di Torino. Ha pubblicato, tra l’altro, Storie avventurose di libri necessari (Gaffi, 2010), Bibliografia di Primo Levi ovvero Il primo Atlante (Einaudi, 2022) e ha curato nel 2019 il doppio Meridiano Mondadori delle Opere di bottega di Fruttero & Lucentini. Cura per Sellerio i romanzi di Graham Greene e per Einaudi le opere di Natalia Ginzburg.

 

Cristina Campo. Scrittura poetica e destino

Scrivere poesia è analogo a tessere un tappeto per la preghiera. Legando l'ordito e annodando i fili colorati, il tessitore segue un destino e un'ispirazione devota, così che il tappeto diviene via via proprio ciò che fa essere l'ispirazione che lo guida. Far essere l'invocato nella scrittura poetica è ciò che Cristina Campo ha considerato il proprio destino, la propria ispirazione devota.

Chiara Zamboni insegna Filosofia teoretica all’Università degli Studi di Verona. Da più anni si occupa di pensiero femminile e ha dato vita con altre alla comunità filosofica Diotima. Tra le sue ultime pubblicazioni: Pensare in presenza. Conversazioni, luoghi, improvvisazioni (2009), e la cura di L’inconscio può pensare? Tra filosofia e psicoanalisi (2013), di Una filosofia femminista. In dialogo con Françoise Collin (2015) e di La carta coperta. L’inconscio nelle pratiche femministe (2019).