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Occhio al territorio: i villini di Adalberto Libera

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Occhio al territorio: i villini di Adalberto Libera

26 febbraio - 12 marzo 2021

Rubrica di approfondimenti

I Villini di Adalberto Libera ad Ostia

 

Nel 1932 la Società Immobiliare Tirrena bandisce un concorso riservato agli architetti romani per la progettazione e la sistemazione urbanistica di 15 villini signorili in un lotto trapezoidale sul Lungomare Duilio ad Ostia. Il Concorso di Ostia sulla residenza, sia pure in forma di villini signorili, fu l’unico che si svolse a Roma in quel periodo ed ebbe una partecipazione eccezionale con l’adesione di più di cinquanta studi tra architetti e ingegneri. Adalberto Libera, premiato anche per la soluzione urbanistica su maglia ortogonale nella quale tutte le palazzine orientate a sud-ovest avevano la vista del mare, realizzò 4 villini: due nel lotto del concorso 1 a Piazzale Magellano (tipo A), 1 a Via San Fiorenzo (tipo B) e due di cinque piani a Viale della Vittoria (tipo C).

VILLINO TIPO A  - E’ un villino a tre piani con due appartamenti per ciascun livello con finitura ad intonaco. Di forma parallelepipeda, in esso, le uniche concessioni alla linea curva sono costituite dai grandi terrazzi circolari posti sugli spigoli dell’edificio e dal corpo scala cilindrico posto sul retro che si eleva al di sopra della copertura conferendogli una caratteristica spiccatamente “navale”. Nel fronte verso il mare, il piano attico è interamente scavato da un profondo loggiato dal forte valore chiaroscurale, mentre i due piani sottostanti sono scanditi da bucature rettangolari ad asola.

VILLINO TIPO B  -  Anche questo a tre piani con due appartamenti per ciascun livello e con finitura ad intonaco, è caratterizzato da piccoli e dinamici balconi, sorretti da mensole dalla forma a “cuscino”, che fuoriescono arditamente sui lati. L’architetto ha curato particolarmente la disposizione della zona giorno aperta verso lo splendido paesaggio marino e la zona notte e i servizi posti sul retro ed esposti a nord. Tutto ciò si percepisce benissimo nelle bucature, molto più ampie verso il mare con grandi balconi in facciata ed una profonda loggia nel piano attico che si raccorda ai piccoli balconcini aggettanti.

VILLINO TIPO C  -  Al di fuori del lotto del Concorso, la Società Immobiliare Tirrena costruì le due palazzine gemelle denominate di tipo “C”. Sono due edifici identici di cinque piani con dieci alloggi ciascuno, ai quali dovevano essere affiancate altre quattro palazzine dello stesso tipo, due per parte, che non furono mai realizzate. Presentano una pianta stretta e lunga e sono caratterizzate da mancanza di decorazione, arrotondamento degli spigoli e solidità a terra che si riflette anche nei materiali di finitura: travertino nel basamento e intonaco sulle facciate, che sono perfettamente complanari sul fronte strada, ritmate dalla successione regolare delle finestre ad asola. Il piano attico è arricchito dalla presenza di grandi mensole a sbalzo in cemento armato che segnano le profonde logge, mentre mensole simili più piccole sostengono i grandi terrazzi a sbalzo sottostanti. Sul fronte posteriore il corpo scala, di forma quasi ellittica, sporge poco in facciata e fuoriesce in copertura ed è tagliato da una lunga asola verticale di vetro.

Nel 2007 è terminato il restauro di cui è stato oggetto il villino di tipo B. E’ stato curato dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre, con un esperimento di assoluta novità grazie ad una Convenzione tra pubblico e privato:  Impresa, Condominio (tre inquilini) e Dipartimento. Una ‘formula virtuosa‘ diventata realtà.

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Per i video e le immagini si ringrazia @La mia Ostia di  Aldo Marinelli 

Foto

Video

Video con l'architetto Giuliano Fausti

 

(Ins. 24/02/2021-Don.Zap.)

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