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martedì

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Nuova Generazione Jazz – Giovani musicisti e comunità in dialogo

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Nuova Generazione Jazz – Giovani musicisti e comunità in dialogo

9 - 23 dicembre 2025

Incontri

Dal 9 al 23 dicembre, Nuova Generazione Jazz – Giovani musicisti e comunità in dialogo propone tre incontri dedicati al welfare culturale, ospitati nella nuova Aula studio Torpignattara.                                                                                  

I momenti formativi vedranno il coinvolgimento di sociologi e musicologi di fama nazionale e approfondiranno tematiche di fondamentale rilevanza come: il ruolo della cultura nella salute, nel benessere e nella qualità della vita delle comunità; lo sviluppo professionale degli operatori culturali; pratiche di partecipazione attiva e co-progettazione con cittadini e associazioni locali.

Gli incontri – con inizio alle ore 17:00 - uniranno teoria, confronto e attività pratiche, trasformando la biblioteca in uno spazio di formazione condivisa e di sperimentazione comunitaria:

•    9 dicembre

Django Reinhardt: il chitarrista zingaro che ha fondato il jazz europeo”: a cura di Francesco Martinelli, ricercatore, docente e traduttore di testi di storia del jazz. Insegna alla Siena Jazz University e ha collaborato con corsi e masterclass con molti Conservatori italiani.

Nato in Belgio nel 1910 da una famiglia manouche (ramo francese dei sinti) che si guadagnava la vita girando l’Europa e facendo spettacoli dal proprio carrozzone, Django Reinhardt ha attraversato le grandi trasformazioni sociali e i drammi del XX secolo riuscendo a trascendere sia lo stigma e la discriminazione verso il suo gruppo sociale sia l’handicap di cui soffriva a causa di un incidente casalingo, che poteva por termine alla sua carriera, per diventare uno dei musicisti europei maggiormente influenti nella popular music e un vero e proprio eroe culturale dei Roma. Dopo aver imparato nella sua famiglia allargata chitarra e violino, Django si è affermato come accompagnatore al banjo nel genere della valse musette nella Parigi degli anni Venti, ma dopo i danni alla mano sinistra sofferti in un incendio è passato alla chitarra e nell’ambito del Quintetto dell’Hot Club francese ha gettato le basi di una visione europea del jazz e di una concezione improvvisativa che anticipava quella del bebop. Attraversata l’occupazione nazista di Parigi, nel dopoguerra con l’adozione della chitarra elettrica ha registrato opere visionarie e innovative. Dopo la sua scomparsa prematura nel 1953 è stato riscoperto dai giovani musicisti Roma e oggi è celebrato da vari festival mentre le sue incisioni continuano a ispirare nuove generazioni.                                                                                                                                         

•    16 dicembre

 “Cultura, Benessere e Impatto: comprendere e attivare il cultural welfare”: a cura di Maria Tartari, ricercatrice post-doc presso l’ISPC-CNR, docente di Economia della Cultura (IULM) e consulente in cultural project management, pratiche culturali e creative, sociologia urbana e impatti sociali della cultura. 

L’incontro propone un’introduzione operativa al cultural welfare, l’approccio che riconosce il valore della cultura come risorsa per il benessere psicologico, sociale e relazionale delle persone e delle comunità. A partire da evidenze scientifiche e da progettualità sviluppate in ambito museale, artistico e territoriale (in ambito urbano e rurale), verrà illustrato come la cultura possa agire in senso salutogenico e quali protocolli possono essere utilizzati per generare e valutare questi impatti. La prima parte offrirà una panoramica teorica sui meccanismi bio-cognitivi dell’esperienza culturale, sulle dimensioni di impatto della partecipazione culturale e sugli approcci oggi riconosciuti nel campo del cultural welfare. Nella seconda parte verranno presentati strumenti utili a progettare attività culturali orientate al benessere e a misurarne gli effetti, attraverso indicatori qualitativi e quantitativi, scale psicometriche e protocolli partecipativi. L’incontro include anche un breve laboratorio interattivo: i partecipanti saranno invitati a riflettere sul proprio livello di stress e sulle potenzialità della cultura come risorsa per il proprio equilibrio psicologico e professionale.

   23 dicembre

“La bellezza come principio attivo: progetti culturali, persone e luoghi  che nella bellezza compartecipano agli esiti sociali”: a cura di Carlo Andorlini, sociologo, docente presso l’Università di Firenze, sviluppa processi di innovazione socio-culturale nei contesti territoriali attraverso l'utilizzo di approcci, strumenti e metodi riconducibili all'ambito del “lavoro con la comunità”.

Della bellezza, nel tempo, se n'è fatto uno scorretto o quanto meno riduttivo uso concettuale e di conseguenza fattivo. Si è relegato, ridotto, chiuso e sicuramente sacrificato la sua definizione a servizio di forme consumistiche e solo estetiche. 

La bellezza però sarebbe una parola "sociale" e da questo punto di vista fortemente impattante. Gli ultimi anni, grazie al grande lavoro scientifico nelle neuroscienze cognitive e nella pedagogia clinica, sono stati illuminanti rispetto alla ripresa di una sua definizione completa. Abbiamo ora una grande opportunità. Da non perdere. Per chi fa cultura, per chi si occupa di sociale, per chi è impegnato in quello che chiamiamo welfare culturale.

C'è da immergerci dentro una prospettiva che diventa trasversale a tutti i processi prima progettuali e poi di proposta.

 

Un nuovo progetto promosso da I-Jazz e sostenuto dal Ministero della Cultura, realizzato con il contributo del bando “Quartieri in scena – Cultura, Comunità e Tradizione nel V Municipio”. L’iniziativa porta nel cuore di Torpignattara musica, formazione e partecipazione attiva, con un forte orientamento comunitario e interculturale.  Il progetto si inserisce nel percorso nazionale di Nuova Generazione Jazz, dedicato alla valorizzazione dei giovani talenti under 35, e ne declina gli obiettivi in un dialogo concreto con il territorio del Municipio Roma V, uno dei più vitali e multiculturali della capitale.