Il terzo ed ultimo appuntamento de Il Maggio dei Libri, si ispira al celebre verso “Amor…che move il sole e l’altre stelle” e richiama la concezione dantesca di amore universale, inizio e fine di tutto, affrontando dunque temi legati alla religione, alle scienze e alla filosofia, che interpretano l’amore nella sua accezione più alta e profonda: il desiderio di conoscenza che accompagna l’uomo, da sempre. A questo proposito il testo che abbiamo scelto è Ipazia e la musica dei pianeti, un breve romanzo di Roberta Torre, poliedrica scrittrice, regista e drammaturga ed edito da Rue Ballu nella collana Jeunesse ottopiù, che parla della celebre figura della filosofa vissuta nel IV secolo dopo Cristo. Il libro, vincitore del premio Andersen 2016, registra, in forma di diario, gli avvenimenti e i pensieri della protagonista, Camilla, una giovane astronauta di vent’anni in missione su un asteroide per cercare di registrare il suono dell’Universo. Qui vive la famosa astronoma, martire pagana, intenta ad osservare le meraviglie del cosmo al suo telescopio. Così le due donne si avvicinano, cominciano a parlare, incuriosite l’una dalla vita dell’altra. Il loro dialogo è una continua danza tra passato e presente che mette al centro l’amore per la verità in cui scienza, religione, filosofia, musica e arte si compenetrano, si fondono, creano bellezza.

E anche l’operazione editoriale ce lo ricorda: scritto su carta di pregio, magistralmente illustrato da Pia Valentinis, artista di rilievo internazionale e vincitrice di numerosi premi, grande come un quadernetto, ma rilegato come un taccuino, questo libro emana bellezza, così come la sua eterea protagonista che scelse di dedicarsi totalmente allo studio e all’insegnamento e fu, per questo, brutalmente uccisa.  

Non sappiamo se Dante conoscesse la storia della celebre filosofa, ma ci piace pensare che il suo “Amor che move il sole e l’altre stelle” e la musica dei pianeti cercata da Ipazia siano, in fondo, della stessa sostanza.

Buona lettura!

In copertina, Ipazia e la musica dei pianeti, R. Torre, Rue Ballu, 2016