Una lettera al nipote da poco maggiorenne dal tono intimistico e talvolta ironico, per mantenere la tradizione familiare basata sul dialogo che, con la crescita e il naturale allontanamento, rischia di venir meno.
Le tematiche affrontate spaziano in un orizzonte ampio per offrire, quanto più possibile, una visione approfondita di vari aspetti della realtà. La raccomandazione di fondo è quella di spronare il giovane a continuare nella vita ad accettare il confronto con gli altri, ma anche a pensare con la propria testa, a sfuggire all’omologazione, ai pregiudizi, agli schemi prefissati. Nell’Appendice sono raccolte delle brevi composizioni, dove emergono, sinteticamente espresse, percezioni, emozioni, affettività.

 

Myriam Coloriti, pedagogista, ha insegnato Materie letterarie, Storia e Filosofia. Ha pubblicato il libro Ricomincio da me (Geva Edizioni, Roma, 2006). Fondatrice e presidente dell’Associazione “CulturCult”, ha realizzato mostre d’Arte, di cui alcune con il patrocinio del Comune di Roma, e incontri multidisciplinari, in collaborazione con altre Associazioni culturali. Appassionata di Grafologia, ha frequentato corsi presso la scuola di grafologia Seraphicum, l’Università Lumsa, l’Università popolare Upter. Ha fatto parte di gruppi folkloristici sudamericani e di Tango argentino presso la sede della FAO di Roma, con esibizioni in spettacoli teatrali.

 

Dialogano con l'autrice:

- Monica Rossi Presidente Commissione Cultura del Municipio VIII

- Ermanno Detti

- Elvira Moneglia

- Gianni Galbo

 

Letture

- Patrizia Zenga