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L'America di Toni Morrison
Consigli di lettura
di Toni Morrison
Sperling & Kupfer, 2015
Recensione a cura del Circolo di Lettura Cornelia
Toni Morrison ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 1993, poiché secondo l'Accademia "in racconti caratterizzati da forza visionaria e rilevanza poetica dà vita ad un aspetto essenziale della realtà statunitense", questo aspetto essenziale è lo schiavismo e il razzismo che è in fondo una delle sue eredità più terribili.
Non entriamo nei particolari della trama per non fare spoiler, in ogni modo il romanzo è piaciuto molto alle lettrici e ai lettori del Circolo, anche se i salti temporali e le tematiche molto dure (è una storia di schiavismo e quindi di abusi terribili) ne fanno una lettura molto faticosa, tanto da dover essere ripetuta per riuscire ad apprezzarlo completamente. Il tema del soprannaturale, dei fantasmi, è uno degli assi del romanzo e notavamo come da una parte il fantasma (che prima infesta la casa e poi si reincarna) in qualche modo rende concreta (e quindi raccontabile) la terribile colpa di Sethe, un escamotage letterario che è anche un meccanismo di difesa psichica; dall'altra rappresenta una dimensione spirituale che è propria della comunità afroamericana e che rappresenta il legame ancestrale con l'Africa, la terra da cui gli schiavi e i loro discendenti sono stati strappati via.
Nel libro troviamo tre generazioni di donne Baby Suggs la suocera di Sethe, Sethe stessa e la figlia Denver; le figure femminili sono centrali nella narrativa di Morrison, le donne afroamericane da una parte devono combattere il maschilismo, dall'altra il razzismo, sono loro a costituire le fondamenta della comunità, che è centrale (anche in questo romanzo) e rappresenta un punto di riferimento nel bene e nel male. Le donne combattono con le unghie e con i denti per la propria sopravvivenza e per la salvezza dei propri cari, anche prendendo decisioni estreme come nel caso di Sethe.
Toni Morrison è riuscita in un solo romanzo a raccontare la terribile realtà dello schiavismo, dando vita a figure femminili memorabili, in un racconto frammentario ma anche coerente che riesce a dare voce al dolore delle vittime, di tutte le vittime.
[25/01/2021]