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L'America di Toni Morrison

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L'America di Toni Morrison

25 gennaio - 21 febbraio 2021

Consigli di lettura

"Se tutto ciò che faccio quando scrivo romanzi (o qualsiasi altra cosa scriva) non parla del villaggio o della comunità o di voi, allora non parla di niente. […] Trovo che l’arte migliore sia politica, e che si debba essere capaci di renderla al contempo indubbiamente politica e irrevocabilmente bella". [Toni Morrison]  
Il Bibliotour di questo mese dà voce alla storia della comunità afroamericana e in particolare alle donne, protagoniste silenziose di secoli di oppressione.  

   

Amatissima

di Toni Morrison

Sperling & Kupfer, 2015

 

Recensione a cura del Circolo di Lettura Cornelia

 

 

  


Toni Morrison ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 1993, poiché secondo l'Accademia "in racconti caratterizzati da forza visionaria e rilevanza poetica dà vita ad un aspetto essenziale della realtà statunitense", questo aspetto essenziale è lo schiavismo e il razzismo che è in fondo una delle sue eredità più terribili.

Il libro scelto dal Circolo per conoscere questa grande scrittrice è "Amatissima", pubblicato nel 1987 ha vinto il premio Pulitzer nel 1988. Da noi è stato pubblicato nel 1998 da Frassinelli nella traduzione di Giuseppe Natale, poi nel 2018 da Mondadori nella traduzione di Chiara Spallino. Il libro racconta la storia di Sethe che dopo essere fuggita dalla piantagione in cui era schiava, cerca di ricostruire la propria vita con la figlia Denver, nata durante la fuga. La casa dove abitano è però infestata dagli spiriti, in particolare da uno spirito, tanto da indurre i figli maschi di Sethe a fuggire ancora molto giovani. Il libro prende la mosse proprio da queste fughe e con salti di spazio e di tempo, racconta man mano la terribile storia di Sethe e quindi le origini della presenza che infesta la casa.  

Non entriamo nei particolari della trama per non fare spoiler, in ogni modo il romanzo è piaciuto molto alle lettrici e ai lettori del Circolo, anche se i salti temporali e le tematiche molto dure (è una storia di schiavismo e quindi di abusi terribili) ne fanno una lettura molto faticosa, tanto da dover essere ripetuta per riuscire ad apprezzarlo completamente. Il tema del soprannaturale, dei fantasmi, è uno degli assi del romanzo e notavamo come da una parte il fantasma (che prima infesta la casa e poi si reincarna) in qualche modo rende concreta (e quindi raccontabile) la terribile colpa di Sethe, un escamotage letterario che è anche un meccanismo di difesa psichica; dall'altra rappresenta una dimensione spirituale che è propria della comunità afroamericana e che rappresenta il legame ancestrale con l'Africa, la terra da cui gli schiavi e i loro discendenti sono stati strappati via.

Nel libro troviamo tre generazioni di donne Baby Suggs la suocera di Sethe, Sethe stessa e la figlia Denver; le figure femminili sono centrali nella narrativa di Morrison, le donne afroamericane da una parte devono combattere il maschilismo, dall'altra il razzismo, sono loro a costituire le fondamenta della comunità, che è centrale (anche in questo romanzo) e rappresenta un punto di riferimento nel bene e nel male. Le donne combattono con le unghie e con i denti per la propria sopravvivenza e per la salvezza dei propri cari, anche prendendo decisioni estreme come nel caso di Sethe.

Toni Morrison è riuscita in un solo romanzo a raccontare la terribile realtà dello schiavismo, dando vita a figure femminili memorabili, in un racconto frammentario ma anche coerente che riesce a dare voce al dolore delle vittime, di tutte le vittime.

 

 

[25/01/2021]