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In Giappone con Tiziano Terzani

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In Giappone con Tiziano Terzani

15 - 22 giugno 2020

Consigli di lettura

 Il primo appuntameto della rubrica Bibliotour ci porta nel Giappone di Terzani con la recensione di In asia di Tiziano Terzani a cura di Marinella S. del Circolo di Lettura di Cornelia

 


 

Non poteva mancare il Giappone nel libro di Terzani “in Asia”,  molto apprezzato fin dalla sua uscita nel 1998.

Tutta l’Asia viene descritta con uno stile asciutto ed efficace, da narratore attento e disincantato, con aneddoti,  personaggi e profumi raccolti in 76 capitoli.  La sua scrittura scorrevole, arguta ed originale lascia trasparire la passione dell’inviato speciale tanto che il suo è chiamato giornalismo magico. Lo senti parlare, mentre leggi!

L’autore, che ha vissuto in Giappone cinque anni, è nei confronti di questo paese molto critico. In particolare trova che i giapponesi abbiano sacrificato sul tempio del denaro, della modernizzazione e dell’alta tecnologia, la loro magnifica natura, i loro paesaggi, ma anche gli autentici modi di vivere e di pensare.

Molta attenzione viene dedicata al Monte Fuji  e questo ha suscitato  la mia curiosità.

La montagna, forte e superba, magica ed elegante il cui percorso con le stazioni custodite dai religiosi per le soste per la meditazione rappresentava un rito evocativo e purificativo, con l’arrivo dei  gruppi di turisti ha perso il completo, antico e magico  silenzio:  “Ma non sono ancora riusciti a distruggere del tutto  la sua sacralità perché i  giapponesi nei riguardi del Fuji  hanno sempre avuto rispetto, devozione  e  timore”.

 E‘ da questi sentimenti  che nasce la loro religione primordiale: lo shintoismo in cui ogni forza della natura diventa un Kami (un dio):il Sole è l’origine di tutti i Kami e  di tutti i giapponesi ed il Fuji è il guardiano del loro destino.

Da qui la citazione del famoso saggio Okakura, “niente come il Fuji ha avuto un ruolo così determinante nella formazione della mentalità giapponese”.

Questo  vulcano, che ha un cratere di mezzo chilometro e una profondità di 250 metri, è un luogo mistico ma  è anche un luogo di morte.  Nell’animo dei giapponesi  il senso della morte  è molto profondo e sul Fuji, nella Foresta dei Legni Blu, conosciuta anche come la foresta dei suicidi, si celebra la morte sacra.

Il  monte, con la sua perfetta forma di un cono, dalla vetta sempre  bianca di neve e nuvole è stato rappresentato di frequente nei dipinti: protagonista assoluto,  appare molto grande se visto da lontano,  ma raggiunta la sua vetta diventa piccolo e fragile “è  la terrazza da cui si gode il panorama più bello del Giappone” aggiunge Terzani.

Una tappa  imperdibile anche per noi occidentali.

 

Bibliografia su Terzani