l’eredità che le spetta. 
Lene ha anche predisposto per Nelly una ricostruzione plastica del viso, devastato dalle ustioni. Le viene proposto di cambiar ei lineamenti, ma Nelly insiste per riavere il suo volto.

Il regista concentra la sua attenzione sul bisogno di riappropriarsi della propria identità deturpata e oppressa dal nazismo, e lo racconta sulla “pelle” di una donna che deve riconquistare interiormente ed esteriormente ciò che il campo di concentramento le ha tolto. 
E anche se per Phoenix, questo è il titolo originale del film, il regista Christian Petzold si ispira a Ein Liebesversuch del connazionale Alexander Kluge, dove il concetto dell'amore in grado di superare ogni tragedia si fa colonna portante,  in quest’opera i sentimenti sembrano ancora manomessi ed addormentati dal delirio nazionalsocialista.

La protagonista, però, riuscirà a trovare la salvezza e pianificherà il suo riscatto attraverso l'amore.