Care lettrici e cari lettori, l’ultimo appuntamento di questo travagliato 2021 lo dedichiamo alla seconda novità fantascientifica recentemente acquisita dalla nostra biblioteca.

Anche in questo caso si tratta di un autore che dopo essersi affermato in diversi campi artistici si avventura per la prima volta nella scrittura di un romanzo di fantascienza. Stiamo parlando di Gianfranco Manfredi, una delle voci italiane più autorevoli della contestazione giovanile degli anni settanta.

Cantautore, scrittore, sceneggiatore per il grande schermo e la televisione, autore di popolari serie a fumetti, con “RAM. Le immagini permanenti", edito da Cut-Up Publishing, Gianfranco Manfredi firma la sua prima incursione nella fantascienza che, a giudicare dai risultati, s’è rivelata un terreno a lui congeniale.

La flotta imperiale marziana muove alla conquista della Terra, ma il Pianeta, sconvolto dai cambiamenti climatici, è cambiato: i suoi abitanti sono spariti. Non morti, non fuggiti, spariti nel breve tempo di una canzone, cioè nell'arco di tre minuti e mezzo, tutti insieme. Com'è stato possibile? Dove sono finiti gli abitanti del Pianeta Azzurro? Ram, un antropologo marziano specializzato in esseri umani, viene incaricato dal Gran Consiglio di risolvere il mistero. Ma quando inizia a indagare anche alcuni marziani cominciano a sparire, in circostanze orribili. La Terra è diventata una trappola?

Un romanzo di fantascienza dunque, dove non potevano certo mancare gli extraterrestri, ma qui ci sono quasi esclusivamente personaggi extraterrestri con la partecipazione straordinaria di un gruppo di umanoidi di Las Vegas con le sembianze di Elvis, Liberace, Céline Dion e Cher.

I personaggi sono marziani, dunque "strani" per definizione. Eppure non si può non affezionarsi a Ram, il protagonista, marziano amante degli esseri umani, che fa della conoscenza e dell'immaginazione le sue armi per risolvere l'enorme enigma della scomparsa dell'umanità dal pianeta Terra.

Questa prima avventura fantascientifica di Gianfranco Manfredi si ispira da un lato al filone della cosiddetta “fantascienza weird”, emblematicamente rappresentata dalle opere di Fritz Leiber, dall’altro a quello della “fantascienza filosofica” alla Bradbury. Inoltre, per gli amanti del genere non sarà difficile cogliere un’evidente influenza dell’opera di Lino Aldani ed alcune esplicite citazioni del romanzo “Cristalli Sognanti” di Theodore Sturgeon.

Com'è tipico delle storie di fantascienza, "Ram" ha molto da dire sull'umanità e sul nostro tempo, e più ampiamente sull'immaginazione come strumento per sognare un mondo nuovo o come via di fuga da un mondo invivibile.

Con la sua consueta ironia ed il suo stile scanzonato e visionario Gianfranco Manfredi ci suggerisce una seria riflessione sul nostro rapporto con le immagini, nel quale rivestono particolare importanza quelle dell’immaginario pop e del nuovo mondo virtuale.

Infine, non si può non menzionare il prezioso contributo del maestro Pasquale Frisenda: le sue illustrazioni potrebbero essere ottimi studi preparatori di un romanzo a fumetti, chissà.