biblioteche, roma, libri, cd, dvd, prestito, consultazione, autori, editori, scuole, lettura, multicutura, multietnica, internet, wifi, biblioteche roma, biblioteche comune di roma

lunedì

15

marzo

Il futuro non è più quello di una volta

martedì

9

marzo

lunedì

15

marzo

Il futuro non è più quello di una volta

9 - 15 marzo 2021

Rubrica di approfondimento

Care lettrici e cari lettori, questa settimana dedichiamo la nostra rubrica ad un appuntamento speciale! Ieri, 8 marzo, ricorreva la Giornata Internazionale della Donna che molte/i ancora si ostinano a chiamare “Festa”, benché in realtà non ci sia proprio nulla da festeggiare! Del resto, anche le controverse versioni sull'origine di questa data (quella, meno attendibile, del rogo che nel 1908 provocò la morte di 140 operaie in una fabbrica tessile di New York, o quella, storicamente più accreditata, dell'imponente manifestazione di donne che l'8 marzo 1917 scesero in strada a San Pietroburgo per rivendicare la fine della guerra e che è rimasta nella storia a indicare l'inizio della Rivoluzione russa) hanno ben poco di festoso e suggeriscono piuttosto un impegno politico e sociale più concreto.

Ebbene, noi con la nostra rubrica di fantascienza potevamo disertare questo appuntamento? Certo che no! Iniziamo subito col dire che “femminismo” e “fantascienza” hanno molte affinità. Nei loro confronti persiste un atteggiamento di pregiudizievole chiusura: “Femminismo? No, non sono d’accordo… non odio gli uomini, perché farsi la guerra?”; “Fantascienza? No, non mi interessa… alieni e razzi spaziali non fanno per me”.

Eppure, sia la fantascienza che il femminismo nel tempo hanno affrontato temi scottanti prima di tutti, ponendo le basi per costruire una nuova visione del futuro. Come è stato fatto notare, il termine fantascienza è un sostantivo singolare femminile e non è un caso se, recentemente, sempre più si parla di fantascienza delle donne. Negli ultimi anni sono state pubblicate diverse antologie che declinano la fantascienza al femminile, tra queste oggi ve ne proponiamo una in particolare: Le visionarie. Fantascienza, fantasy e femminismo: un’antologia, a cura di Ann e Jeff Vandermeer, pubblicata in Italia nel 2018 da Nero edizioni. L’edizione italiana del libro, il cui titolo originale era “Sisters of the Revolution”, è stata curata da Claudia Durastanti e Veronica Raimo, che per tradurre i diversi racconti hanno chiamato a raccolta un gruppo di autrici, giornaliste e accademiche.

Le visionarie raccoglie ventinove racconti che tratteggiano i contorni di un mondo di volta in volta futuristico, inquietante, onirico. Sono racconti che spaziano dalla fantascienza al fantasy, un caleidoscopio di storie immaginarie che, in maniera imprevista e mai ordinaria, legano letteratura di genere e letteratura sul genere. Sono racconti scritti da donne sì, ma che soprattutto parlano di donne e condizione femminile. Lo fanno in maniera conscia, consapevole e il più delle volte politicamente connotata. Visionarie, sognatrici, schizofreniche creatrici di immaginari distopici e utopici, mondi rovesciati e fantastici, poetici e bucolici, quasi mai fantascientifici nel senso tradizionale del termine; nessuna realtà illusoria creata dalle macchine, nessuna intelligenza artificiale che minacci pericolosamente le sorti dell’umanità, ma corpi difformi e dissidenti, in costante trasformazione, in pieno divenire e spesso in contrasto aperto con la realtà a cui appartengono, nel tentativo continuo di tracciare nuove costellazioni.

Questa antologia ci restituisce, con estrema precisione, la difficoltà del genere femminile ad uscire dai limiti imposti dalla tradizione; la ribellione per l'annullamento di sé e della propria umanità; le maternità travagliate, vissute come crimini, prigioni, tradimenti verso sé stesse; la femminilità vissuta come handicap, come attributo mortale, da cancellare o assimilare al maschile. Sono diversi i temi che attraversano e animano i racconti proposti dai curatori, ma un elemento li accomuna tutti: la critica dei principali dispositivi di potere che regolano e sanciscono sessualità e genere. La fantascienza ha fornito, sin dai suoi esordi, uno spazio letterario ideale per la riflessione femminista e la messa in discussione dell’ottica patriarcale attraverso cui la realtà veniva descritta, riprodotta e rappresentata. Finora abbiamo conosciuto solo donne subalterne, macchiettisticamente desiderabili mai desideranti, madri e mogli, al massimo antagonisticamente streghe, coprotagoniste dell’unico vero eroe dei racconti di fantascienza “tradizionali”: il maschio, etero, bianco, salvatore. Queste autrici sembrano invece essere finalmente in grado di restituirci un immaginario completamente differente, con storie che vedono alternarsi figure complesse, non stereotipate, forti, imperfette, empatiche, crudeli e determinate.

Sebbene non spicchino all’interno dell’antologia troppi cyborg, replicanti o intelligenze artificiali, ciò che sembra emergere dai vari rovesciamenti di genere descritti dalle visionarie è la parzialità e la fluidità di ciò che significa abitare sessualmente un corpo. La “fantascienza femminista” sovverte radicalmente generi, norme e canoni patriarcali. Oltre i bigottismi, oltre il senso comune, oltre i facili moralismi è in grado di scuotere il lettore e di decolonizzarne lo sguardo.

Per leggere tutte le puntate della rubrica CLICCA QUI

Fa parte di

8 marzo 2021, Giornata Internazionale della Donna