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Il futuro non è più quello di una volta

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Il futuro non è più quello di una volta

2 - 8 febbraio 2021

Rubrica di approfondimento

Care lettrici e cari lettori, ben trovate e ben trovati! Dopo la parentesi dedicata al Giorno della Memoria, riprendiamo la nostra esplorazione alla ricerca di opere fantascientifiche che, a nostro giudizio, devono assolutamente essere lette.

Ci sono opere che restano come pietre miliari, veri e propri punti di riferimento per un intero genere: City di Clifford Donald Simak è senza ombra di dubbio una di queste! L'opera, pubblicata per la prima volta nel 1952, uscì in Italia con il titolo Anni senza fine nel 1953, edita da Mondadori nella collana Urania.

«Queste sono le leggende che i Cani si raccontano quando le fiamme crepitano alte e il vento fischia da nord. Allora ogni famiglia si raccoglie intorno al focolare e i cuccioli siedono muti, intenti ad ascoltare, e quando la storia è finita fanno molte domande ... Che cos’è l’Uomo? ... Cos’è una città? ... Che cos’è una guerra?».

L'esordio è folgorante ma non sveleremo oltre perché questo romanzo merita di essere “scoperto”! Fantascienza? Se volete! Ma il consiglio di leggerlo vale per tutti, anche per chi dice di non amare questo genere letterario. Senza timore di smentita, per l’invenzione iniziale, per la trama, per come le diverse storie sanno intrecciarsi in un quadro sempre più bello, per i personaggi e per almeno tre colpi di scena, quest'opera può essere definita una delle più importanti della letteratura di fantascienza. Sicuramente è quella che meglio rappresenta il carattere peculiare del genere: l'enorme capacità di straniamento in grado di renderci alieno l’abituale e viceversa.

In questo romanzo Simak, forse il più poetico tra gli scrittori dell'età dell'oro, tratteggia con poche pennellate un gigantesco affresco dove diverse specie  emergono, crescono e cadono. Otto racconti, uniti da otto prologhi, e un epilogo, millenni di storia futura, un periodo durante il quale l'umanità è diventata leggenda, una favola da raccontare attorno ai fuochi accesi su lontani pianeti.

La storia è tutto sommato semplice, ma efficace e di forte impatto emotivo. Cerca di colpire allo stomaco, mirando direttamente all’immagine che noi abbiamo della nostra civiltà e di noi stessi come umani. Siamo certi che, se inizierete a leggere questo romanzo, sorprenderà anche voi la tentazione di domandarvi: "Ma è veramente esistito l'Uomo?".

Noi vi auguriamo buona lettura e, come sempre , vi diamo appuntamento a martedì prossimo.

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