Come è stata rappresentata la figura del "travestito" nel secondo dopoguerra in Italia? E quali difficoltà incontriamo oggi nel categorizzare, spiegare e comprendere le persone descritte come "travestiti" in quel periodo? Durante l'incontro cercheremo di rispondere a queste e ad altre domande guardando a come il cosiddetto "terzo sesso" veniva presentato nelle riviste italiane tra gli anni Cinquanta e Settanta; e analizzando il linguaggio visivo utilizzato da Lisetta Carmi nel raccontare i "travestiti" che fotografava a Genova tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta.

Alessio Ponzio ha conseguito un dottorato di ricerca in storia e scienze politiche presso l'Università Roma Tre e un secondo dottorato in storia e women, gender and sexuality studies presso la University of Michigan. Attualmente è Assistant Professor in Storia contemporanea e Storia del genere e della sessualità presso la University of Saskatchewan ed è professore a contratto in Storia dell'omosessualità presso l'Università di Torino. Ponzio è autore di due libri dedicati all'educazione giovanile nell'Italia fascista e nella Germania nazista e di numerosi articoli incentrati su pedagogia dei regimi totalitari e su sessualità "non-conforme" nell'Italia del secondo dopoguerra. Ponzio sta lavorando attualmente a una nuova monografia dedicata alla storia dell’omosessualità in Italia dalla fine della Seconda guerra mondiale agli anni 70. Ponzio fa parte dei gruppi di ricerca interdipartimentale Storia e Teoria LGBTQ+, Università di Torino, è cofondatore dell'LGBT+ History Month Italia e co-chair del Queer Caucus dell'American Association of Italian Studies.
Federica Cavazzuti è dottoranda di ricerca in Scienze Archeologiche, Storiche e Storico-Artistiche presso il Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Torino. Si interessa di arti visive, curatela, femminismo, women’s studies e post-orientalismo, guardando in particolare alla produzione artistica delle donne in Asia. La sua ricerca si concentra sullo sviluppo della fotografia femminile giapponese dal secondo dopoguerra al contemporaneo. Fa parte dei gruppi di ricerca interdipartimentale Storia e Teoria LGBTQ+, Università di Torino, e L&Gend – Letteratura & Identità di Genere, Università di Chieti-Pescara. È co-ideatrice e co-curatrice del progetto DAFNE (Decostruzioni Artistiche Femministe Non violentE), che riflette sulle narrazioni etero-cis-patriarcali che dominano la storia dell’arte. Dal 2010 collabora con istituzioni artistiche in Italia e all’estero per la realizzazione di progetti espositivi multidisciplinari.