martedì
26
gennaio
"Gli occhiali d'oro"
un film per non dimenticare
Ferrara 1938. La politica del regime fascista fa addensare nubi minacciose sulla locale comunità ebraica, che viene gradualmente respinta in un ghetto morale di umiliazioni e prepotenze. Davide Lattes, un universitario sensibile e colto, sembra presentire - a differenza della sua stessa famiglia (che è di origine ebraica) - ciò che si sta preparando per l'Italia e in Europa. Il ragazzo vive una storia d'amore con Nora, ebrea come lui, che però si conclude con l'abbandono da parte di lei, decisa a farsi battezzare e a convolare a nozze con un gerarca fascista, pur di sfuggire a un destino ormai più che probabile.
Ma Davide è, allo stesso tempo, testimone della vicenda del dottor Fadigati, uno stimato medico che, in quanto omosessuale, è preso dalla passione per Eraldo, un giovane biondo, compagno di università di Davide.
A poco a poco anche il medico si ritrova isolato nella sua stessa città, dopo essere stato non solo abbandonato da Eraldo, ma da quest'ultimo anche derubato e preso a pugni. Nello scandalo che ne consegue, resta al medico, con la consapevolezza della sopravvenuta solitudine, solo la comprensione e la pietà di Davide, fino al suicidio nel Po presso Pontelagoscuro.