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Fumetti in pillole

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Fumetti in pillole

13 - 26 novembre 2020

Rubrica di approfondimento

Cari lettori, in questi ultimi mesi abbiamo dedicato i nostri venerdì alle suggestioni offerte dall’incontro tra romanzi e opere d’arte, ma dalla scorsa settimana, come già avrete notato, c’è una novità.

A partire da novembre infatti, pur continuando ad occuparci del rapporto tra parole e immagini, spostiamo altrove il nostro focus, alternando riflessioni e consigli sul cinema e sul fumetto. E oggi parliamo proprio della nona arte i cui prodotti editoriali, un tempo considerati intrattenimento di serie B, negli anni più recenti hanno iniziato a popolare gli scaffali delle maggiori librerie, grazie soprattutto all’inedito successo dei graphic novel.

Prima di addentrarci in quelli che possiamo considerare gli ultimi sviluppi di un medium solo di recente nobilitato agli occhi del pubblico e della critica, crediamo sia interessante tornare un po’ indietro, in un’epoca in cui il fumetto era ritenuto non solamente un passatempo di poco conto, ma addirittura uno strumento di corruzione morale … Siamo nell’America maccartista degli anni Cinquanta e alla Red Scare, che impregna il clima politico e l’opinione pubblica del periodo, fanno da pendant anche altre espressioni di paura, o potremmo dire di isteria collettiva, come per l’appunto la Comics Scare.

«Abbiamo trovato che la lettura degli albi a fumetti è un distinguibile fattore di influenza nel caso di ogni bambino delinquente o disturbato che abbiamo studiato. È probabile che gli innocenti lettori di oggi diventino criminali e violenti»

Dichiarazioni di questo calibro compaiono in un saggio pubblicato nel 1954 e presto divenuto molto celebre negli Stati Uniti. L’autore, Fredric Wertham, era un noto psichiatra statunitense di origini tedesche e il titolo del suo lavoro è Seduction of the innocent. The influence of comic books on today’s youth. Wertham con il suo libro ha dato legittimazione scientifica a un processo contro il mondo del fumetto che fu alimentato e sostenuto dal basso e dall’alto. Mentre orde di genitori ed educatori allarmati si prodigavano per estirpare ogni traccia dei comic book dalla vita dei loro ragazzi (in alcune scuole americane vennero appiccati veri e propri roghi dove i bambini gettavano i loro albi, recitando filastrocche di denuncia contro i fumetti), la commissione incaricata di occuparsi di delinquenza giovanile e presieduta dal senatore democratico Kefauver istruì un’indagine sugli effetti dei fumetti polizieschi e di avventura. Wertham, interpellato in qualità di esperto dalla commissione senatoriale, reiterò le tesi già espresse nel suo studio.

Le udienze contro l'industria dei comics vennero trasmesse - e si trattava di una grossa novità per quei tempi - anche in TV. Moltissimi autori di fumetti attivi in quel periodo furono inquisiti e persero il lavoro. Molti non torneranno mai più a lavorare nel mondo del fumetto. L'effetto di questa campagna mediatica e giudiziaria fu l'enorme crisi dell’industria statunitense del fumetto e l'unica reazione possibile fu l’autocensura. Nel 1954 fu istituita la Comics Code Authority, organo di disciplina degli editori che avrebbe vigilato sulla moralità dei prodotti editoriali e stabilito se questi corrispondessero ai principi del Comics Code: la violenza e il sesso erano banditi e non doveva esserci traccia di critiche verso le autorità e il governo.

David Hajdu in Maledetti Fumetti! tratta questo argomento in modo approfondito, ironico e coinvolgente (leggi le prime pagine). Il libro, edito in Italia da Tunué nel 2010, è disponibile in Bibliotu. Nell'attesa della riapertura delle Biblioteche vi segnaliamo le seguenti risorse disponibili in rete:

- Seduction of the innocent di Fredric Wertham, disponibile su Internet Archive nella seconda edizione in lingua inglese del 1954

- The Digital Comic Museum, presente tra le risorse open di MLOL, è la più grande raccolta online di fumetti in lingua inglese dei primi decenni del XX secolo.

E i seguenti articoli di approfondimento:

- Maledetti Fumetti: David Hajdu e il Comics Code di Simone Rastelli, 29 Aprile 2011

- Deconstructing Wertham: “La seduzione degli innocenti” di Lorenzo Barberis, 23 Gennaio 2018

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