giovedì
7
marzo
Femminaccie impudentissime. Infermiere volontarie e assistenza nella difesa della Repubblica
7 marzo 2024 ore 16:30
Presentazione del libro di Cinzia Dal Maso
Sarà presente l’autrice in dialogo con l’attrice
Marisa Giampietro.
Incursioni sceniche dell’attrice
Maria Cascone nei panni di Cristina Trivulzio di Belgiojoso e letture di
Piero Febrini.
Dal 30 aprile al 30 giugno del 1849 la disperata difesa della Repubblica romana assediata dall'esercito francese vide lo straordinario impegno di volontari provenienti da ogni parte d'Italia e perfino d'Europa. Allo stesso tempo nelle ambulanze e nelle corsie degli ospedali alcune donne combattevano una battaglia silenziosa: erano le infermiere volontarie reclutate dalla principessa Cristina Trivulzio di Belgiojoso per curare i feriti, anche quelli avversari. Non conobbero riposo e si sottoposero a fatiche estenuanti, senza temere le bombe che colpivano i locali dove operavano, eppure scrittori e giornalisti reazionari le apostrofarono con i peggiori epiteti, chiamandole “donne d'equivoca fama”, “svergognate”, “femminaccie impudentissime”. Secondo Pio IX i miseri infermi erano stati spesso costretti a morire “fra le lusinghe di sfacciate meretrici”. Con questo libro si cerca di rendere onore a donne coraggiose
che seppero precorrere i tempi senza tenere conto dei pregiudizi.
Dal 30 aprile al 30 giugno del 1849 la disperata difesa della Repubblica romana assediata dall'esercito francese vide lo straordinario impegno di volontari provenienti da ogni parte d'Italia e perfino d'Europa. Allo stesso tempo nelle ambulanze e nelle corsie degli ospedali alcune donne combattevano una battaglia silenziosa: erano le infermiere volontarie reclutate dalla principessa Cristina Trivulzio di Belgiojoso per curare i feriti, anche quelli avversari. Non conobbero riposo e si sottoposero a fatiche estenuanti, senza temere le bombe che colpivano i locali dove operavano, eppure scrittori e giornalisti reazionari le apostrofarono con i peggiori epiteti, chiamandole “donne d'equivoca fama”, “svergognate”, “femminaccie impudentissime”. Secondo Pio IX i miseri infermi erano stati spesso costretti a morire “fra le lusinghe di sfacciate meretrici”. Con questo libro si cerca di rendere onore a donne coraggiose
che seppero precorrere i tempi senza tenere conto dei pregiudizi.