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giovedì

30

gennaio

Carezze di perdono

Carezze di perdono

30 gennaio 2025 ore 17:00

Presentazione del libro

Presentazione del libro Carezze di perdono di Giuseppe Zilli, Besa 2024, in dialogo con Don Mario Zanotti della comunità Camaldolese.

Introduce l’incontro Anna Donata De Blasi, responsabile del Presidio del libro di San Donato di Lecce.

Momento di intrattenimento musicale a cura del Maestro Luigi Negretti Lanner.

Letture e installazione artistica a cura di Giuseppe Zilli.

 

Questa raccolta può essere letta come un solo grande racconto di un canto laico. L'esistenza terrena di Gesù di Nazareth in relazione al perdono e quella del suo traditore - o agnello - Giuda. È Giuda la più importante delle figure, perché ha permesso la realizzazione delle scritture? Il perdono può essere esteso a chiunque lo chieda? Un insieme di domande senza risposte, un continuo andare avanti e indietro nel tempo con escursioni nella società contemporanea.

 

“Giuseppe Zilli scrive la vita di Gesù in versi, secondo le sue personali suggestioni; non sono versi del filone cristologico, di una ricerca dottrinale; sono, invece, un attraversamento della vita del figlio di Dio, per ripercorrere il mistero della morte, della fede e della salvezza, senza che approdi a nulla di definitivo […]. Un’opera matura che arricchisce di non poco la poesia meridionale, nella quale, pur trattando temi escatologici, manifesta un sud fisico, trasformato in luogo dell’anima.”

Dalla prefazione al testo di Cosimo Rodia.

“Giuseppe Zilli è uomo d’essenzialità e come il falegname di Nazareth sa leggere e dialogare con gli alfabeti della natura. Dove altri non hanno che balbettanti sillabe scoordinate egli è capace di dar voce ed elegante posa alle pietre, che diventano scenari e personaggi di un’arte che si mostra a noi come monumentale opera della sostanzialità.”

Dalla lettura critica della poetessa Maria Pia La Torre pubblicata sulla rivista di poesia Incroci.

Giuseppe Zilli nato a San Donato di Lecce nel 1956, coltiva da sempre la passione per la pittura, la scultura e la poesia. La sua carriera espositiva risale al 1977 e da allora ha presentato le proprie opere sia in spazi pubblici e privati del territorio nazionale, sia in note fiere d’arte, come quelle di Bologna, Padova e Bari.

Ama definirsi “cercatore di pietre” e nei suoi lavori artistici utilizza la pietra leccese, creando sculture connotate da un linguaggio arcano e allo stesso tempo moderno e affascinante.

Operatore culturale, organizza tra le altre iniziative il Festival di poesia errante, giunto nel 2024 alla sesta edizione.

Dal 2017 ha pubblicato diversi libri di poesia, ultimi dei quali Ricami di pietra, 2022; Piccoli semi si fanno strada nella luce, 2022; Se gli occhi si perdono, 2024. Sue poesie si trovano inoltre nella rivista La Vallisa n° 117 e nella raccolta L’isola di Gary.