mercoledì
29
ottobre
Arundhati Roy a “PROTAGONISTE. Parole che attraversano il mondo”
Presso l'Auditorium del Museo dell’Ara Pacis
Il terzo ed ultimo incontro della rassegna letteraria “PROTAGONISTE. Parole che attraversano il mondo” che porta a Roma le voci di autrici di spicco del panorama internazionale, si svolge presso presso l’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis con la scrittrice e attivista indiana Arundhati Roy che presenta Il mio rifugio e la mia tempesta (Guanda, 2025). Il memoir racconta la complessa relazione dell’autrice con la madre, all’indomani della sua scomparsa, tracciando parallelamente un viaggio nella storia di una nazione e nelle radici del suo impegno per le cause sociali ed ecologiche. Un’analisi della complessità e dell’ambivalenza dei sentimenti umani, in cui la scrittura si fa strumento per elaborare il lutto ma anche per definire la propria posizione nel mondo come scrittrice e donna libera.
A introdurre l’incontro sarà la scrittrice e attivista culturale Loredana Lipperini.
Interviene Massimiliano Smeriglio Assessore alla Cultura di Roma Capitale.
Sarà presente il Servizio Interpretariato in LIS del Dipartimento Politiche Sociali e Salute svolto dalla Cooperativa “Segni di Integrazione Lazio”
Si prega di arrivare 20 minuti prima dell’inizio, in caso contrario la prenotazione non sarà valida e il posto verrà assegnato al pubblico in attesa all’ingresso. Senza prenotazione è possibile accedere all’evento fino a esaurimento degli eventuali posti disponibili al momento, presentandosi prima dell’inizio dello spettacolo.
Arundhati Roy è l’autrice dei romanzi Il dio delle piccole cose, vincitore nel 1997 del Booker Prize e tradotto in quaranta lingue, e Il ministero della suprema felicità. Ha scritto inoltre numerosi libri di non fiction: La fine delle illusioni, Guerra è pace, Guida all’impero per la gente comune, L’impero e il vuoto, La strana storia dell’assalto al parlamento indiano, Quando arrivano le cavallette, In marcia con i ribelli, I fantasmi del capitale, Cose che si possono e non si possono dire (con John Cusack), Il mio cuore sedizioso e Azadi. Nel 2023 le è stato assegnato lo European Essay Prize alla carriera e nel 2024 il PEN Pinter Prize per la sua capacità di raccontare «importanti storie di ingiustizia con intelligenza e grazia». Tutti i suoi libri sono pubblicati in Italia da Guanda. Vive a New Delhi.
La rassegna mette in luce l’importanza della scrittura femminile come strumento capace di creare ponti tra culture diverse e offrire analisi profonde delle realtà globali. Il ciclo di incontri non solo celebra la forza narrativa delle autrici, ma ne sottolinea la capacità di intervenire nel dibattito contemporaneo e l’impegno nel promuovere un confronto culturale ampio e senza confini. Nelle tre opere emerge l’urgenza del racconto, della ricerca formale, della riflessione metaletteraria sull’atto stesso di scrivere, l’idea che la scrittura sia l’unico modo per dare un senso alla realtà, all’identità e alla memoria.
PROTAGONISTE – Parole che attraversano il mondo è promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale con il coordinamento del Dipartimento Attività Culturali e in collaborazione con Fondazione Teatro di Roma, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e TiC – Teatri in Comune. Supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. Si ringraziano: Guanda Editore, Edizioni SUR e Ponte alle Grazie.