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martedì

7

maggio

Addio allo scrittore che ci ha insegnato a volare

Addio allo scrittore che ci ha insegnato a volare

dal 16 aprile 2020

Luis Sepùlveda 1949-2020

In un periodo in cui le nostre ali sono tarpate, ricordare chi da bambini ci ha insegnato a volare è un dovere. 

Sì, sull'orlo del baratro ha capito la cosa più importante” miagolò Zorba. “Ah sì? E che cosa ha capito?” chiese l'umano. “Che vola solo chi osa farlo” miagolò Zorba.

Luis Sepùlveda, scrittore, giornalista, poeta, sceneggiatore, attivista politico, ha conquistato la scena letteraria con il suo romanzo, Il vecchio che leggeva romanzi d'amore, pubblicato per la prima volta in Spagna nel 1989 e in Italia nel 1993. 
 
Esploratore del mondo reale e immaginario, ha accompagnato l’infanzia di molti italiani. Autore del celebre romanzo “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, ha vissuto una vita all’insegna dell’avventura, che fin da piccolo ha imparato ad amare tra letture di Cervantes e Salgari; avventura non solo letteraria, ma anche e soprattutto reale: fu costretto, infatti,  all'esilio per i suoi ideali politici;  arrestato e torturato a seguito del colpo di stato di Pinochet, ha trascorso in carcere due anni e mezzo della sua vita e otto in esilio.
 
Le numerose realtà in cui Sepùlveda ha vissuto lo hanno portato a scorgere la bellezza nella diversità, come quella di una gabbianella che si ritrova a vivere e a crescere in un gruppo di gatti e a tentare, goffamente e inutilmente, di diventare come loro. Diversità che, come lo stesso Zorba, “genitore” adottivo della gabbianella, spiegherà a quest’ultima, non dev’essere repressa, perché chi ci ama lo fa per come siamo, senza tentare di farci diventare ciò che non potremmo mai essere.

Così, ora che lo scrittore cileno ha spiegato le sue ali, ci sembra doveroso alzare gli occhi al cielo e ricordare chi ci ha fatto sentire di essere al posto giusto nel mondo, a chi ci ha fatto apprezzare e, magari, anche amare ciò che ci rende diversi dai nostri simili.
 
 
Testo a cura dei volontari del Servizio Civile del progetto "Comunicare la Biblioteca".