biblioteche, roma, libri, cd, dvd, prestito, consultazione, autori, editori, scuole, lettura, multicutura, multietnica, internet, wifi, biblioteche roma, biblioteche comune di roma

mercoledì

30

settembre

1975-2015. Quarant'anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini

1975-2015. Quarant'anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini

30 settembre 2015 ore 21:00

Incontro a cura di Filippo La Porta

Prima della serie di iniziative commemorative promosse dalle Biblioteche di Roma, l'incontro con Filippo La Porta si terrà  mercoledì 30 settembre ore 21:00 presso la Sala Incontri della Biblioteca Elsa Morante, 1 piano.
Coordina Maurizio Carrassi
Interviene il Coordinamento del X Municipio per il quarantennale.
 
Segue il programma delle iniziative che si terranno presso la biblioteca Elsa Morante:
 
tutti i lunedì di ottobre ore 10.30
Proiezioni per le scuole a cura di Francesca Gisotti. Solo su prenotazione
 
dal 2 al 5 novembre
Mario Rosati presenta la mostra "Ricordando P.P. Pasolini". Inaugurazione lunedì 2 novembre ore 16.30, con intervento canoro del soprano Daniela di Pippo, ambasciatrice per la musica lirica dello Stato Italiano nel Mondo
 
dal 6 al 9 novembre
L'associazione ACCA presenta "Pier Paolo Pasolini e Roberto Saviano: NOI NON SAPPIAMO", 
installazioni-Performance. Inaugurazione venerdi 6 novembre ore 17.00.
 

 

BIOGRAFIA

Pier Paolo Pasolini nasce il 5 marzo del 1922 a Bologna. 

Nel 1928 è l'esordio poetico: Pier Paolo annota su un quadernetto una serie di poesie accompagnate da disegni. Il quadernetto, a cui ne seguirono altri, andrà perduto nel periodo bellico. Conclude gli studi liceali e, a soli 17 anni si iscrive all'Università di Bologna, facoltà di lettere. Collabora a "Il Setaccio", il periodico del GIL bolognese e in questo periodo scrive poesie in friulano e in italiano, che saranno raccolte in un primo volume, "Poesie a Casarsa". Nel 1945 Pasolini si laurea discutendo una tesi intitolata "Antologia della lirica pascoliniana (introduzione e commenti) e si stabilisce definitivamente in Friuli. In questi anni comincia la sua militanza politica. Nel 1947 si avvicina al PCI, cominciando la collaborazione al settimanale del partito "Lotta e lavoro".Espulso dal PCI, decide allora di fuggire da Casarsa, e insieme alla madre si trasferisce a Roma.

I primi anni romani sono difficilissimi, proiettato in una realtà del tutto nuova e inedita quale quella delle borgate romane. Sono tempi d'insicurezza, di povertà, di solitudine.

Grazie al poeta di lingua abbruzzese Vittori Clemente trova lavoro come insegnante in una scuola di Ciampino. Prepara le antologie sulla poesia dialettale; collabora a "Paragone", una rivista di Anna Banti e Roberto Longhi. Proprio su "Paragone", pubblica la prima versione del primo capitolo di "Ragazzi di vita".

Nel 1954 abbandona l'insegnamento e si stabilisce a Monteverde Vecchio. Pubblica il suo primo importante volume di poesie dialettali: "La meglio gioventu'". Nel 1955 viene pubblicato da Garzanti il romanzo "Ragazzi di vita", che ottiene un vasto successo, sia di critica che di lettori. Il giudizio della cultura ufficiale della sinistra, e in particolare del PCI, è però in gran parte negativo. Il libro viene definito intriso di "gusto morboso, dello sporco, dell'abbietto, dello scomposto, del torbido.."

Nel 1957, insieme a Sergio Citti, collabora al film di Fellini, "Le notti di Cabiria", stendendone i dialoghi nella parlata romana, poi firme sceneggiature insieme a Bolognini, Rosi, Vancini e Lizzani, col quale esordisce come attore nel film "Il gobbo" del 1960. 
In quegli anni collabora anche alla rivista "Officina" accanto a Leonetti, Roversi, Fortini, Romano', Scalia. Nel 1957 pubblica i poemetti "Le ceneri di Gramsci" per Garzanti e, l'anno successivo, per Longanesi, "L'usignolo della Chiesa cattolica". Nel 1960 Garzanti pubblica i saggi "Passione e ideologia", e nel 1961 un altro volume in versi "La religione del mio tempo".

Nel 1961 realizza il suo primo film da regista e soggettista, "Accattone". Il film viene vietato ai minori di anni diciotto e suscita non poche polemiche alla XXII mostra del cinema di Venezia. Nel 1962 dirige "Mamma Roma". Nel 1963 l'episodio "La ricotta" (inserito nel film a più mani "RoGoPaG"), viene sequestrato e Pasolini e' imputato per reato di vilipendio alla religione dello Stato. Nel '64 dirige "Il vangelo secondo Matteo"; nel '65 "Uccellacci e Uccellini"; nel '67 "Edipo re"; nel '68 "Teorema"; nel '69 "Porcile"; nel '70 "Medea"; tra il '70 e il '74 la triologia della vita, o del sesso, ovvero "Il Decameron", "I racconti di Canterbury" e "Il fiore delle mille e una notte"; per concludere col suo ultimo "Salo' o le 120 giornate di Sodoma" nel 1975.

Il cinema lo porta a intraprendere numerosi viaggi all'estero.

La mattina del 2 novembre 1975, sul litorale romano ad Ostia, in un campo incolto in via dell'idroscalo, viene ritrovato il corpo senza vita del poeta. Piero Pelosi viene condannato, unico colpevole, per la morte di Pasolini.

Il corpo di Pasolini è sepolto a Casarsa.

Fonte: http://www.pierpaolopasolini.it/biografia.htm