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martedì

30

gennaio

Presidenti. Le storie scomode dei fondatori delle squadre di calcio di Casale, Napoli e Roma

Presidenti. Le storie scomode dei fondatori delle squadre di calcio di Casale, Napoli e Roma

30 gennaio 2018 ore 17:00

Presentazione libro

In occasione del Giorno della Memoria e in vista dell’ottantesimo anniversario delle leggi razziali, la Biblioteca propone la presentazione del libro sula storia delle persecuzioni razziali nella biografia di tre presidenti di importanti società calcistiche di inizio '900: Casale, Napoli e Roma.

Raffaele Jaffe, l'uomo che regalò a Casale un incredibile scudetto alla vigilia della Grande Guerra. Giorgio Ascarelli, il fondatore del Napoli in una stagione contraddistinta da tante felici intuizioni. Renato Sacerdoti, il presidente che per primo fece assaporare ai tifosi della Roma il sogno tricolore. Tre protagonisti del nostro calcio, oggi quasi del tutto dimenticati. Fu il fascismo, e più precisamente le leggi razziali, a renderli degli indesiderati.

PRESIDENTI. Le storie scomode dei fondatori delle squadre di calcio di Casale, Napoli e Roma,  Adam Smulevich (Ed. Giuntina 2017).

E’ presente l’autore Adam Smulevich, giornalista e scrittore fiorentino.

Interviene Aldo Pavia, vicepresidente nazionale ANED (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti). 

Ascarelli era morto da tempo quando le leggi entrarono in vigore, ma ciò non gli evitò una feroce ritorsione postuma. Jaffe e Sacerdoti, pur convertiti al cristianesimo da tempo, furono messi ai margini della società. Il preludio a quello che sarebbe successo di lì a poco. Il fascistissimo Sacerdoti, in clandestinità, riuscì a scamparla. Jaffe invece, arrestato da militi in camicia nera, terminò la sua vita ad Auschwitz.

Questo libro vuole ricostruire le loro storie, non accontentandosi di ripercorrere cronologicamente fatti e situazioni. È uno sguardo d'insieme a una stagione di scelte e responsabilità, in ogni senso. Perché l'orrenda pagina del pregiudizio e della violenza fascista riguarda un po' tutti. Rileggerla attraverso lo sport, linguaggio universale per eccellenza, può forse aiutare a fare chiarezza e, al tempo stesso, contribuire ad aprire nuove strade, a rafforzare la sfida di una memoria realmente consapevole.

 

Fa parte di

Giorno della Memoria 2018