Già dal titolo (singolare, ma il motivo è nelle pagine del libro) lo si intuisce: non vuole essere un trattato sulla mafia, in perfetto stile Camilleri, che alla mafia non ha mai dato risalto nei suoi romanzi e mai viene posta in primo piano. Tuttavia, il taglio proposto è molto interessante e realistico, semplice ed essenziale, e consente di conoscere la figura di questo boss forse in modo più realistico, partendo dai pizzini e non "mitizzandolo".