È il 1949: Albert Camus, giovane e già affermato scrittore, parte per un giro di conferenze in America del sud, annotando in un diario intimo, non destinato alla pubblicazione, le sue impressioni di viaggio.
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Buenos Aires, Santiago, Montevideo, ma soprattutto Bahia e Rio de Janeiro, sono le tappe di un percorso intenso e tormentato, nel quale la "carezzevole dolcezza di queste città, estese nel buio, lungo il bordo degli oceani", non riesce a nascondere le profonde contraddizioni della società e della cultura latino-americane del secondo dopoguerra.