L'idea alla base del sostituto procuratore Imma Tataranni è vincente, ma ammetto che la realizzazione non è stata all'altezza delle aspettative. Ho letto questo romanzo dopo aver visto la serie tv su Rai 1 e mi aspettavo che i libri fossero superiori ad essa. Per una volta, la regia televisiva e soprattutto l'interpretazione dell'attrice protagonista hanno surclassato l'opera letteraria.

L’eccentrica sostituto procuratore di Matera si cimenta in un’altra indagine. L’omicidio di un mediatore immobiliare che nasconde un buio passato e tra abusi edilizi, tradimenti alla moglie e amicizie giovanili, impegna Imma fino alla soluzione. La grande umanità si svela e nella sua particolarità di carattere ed abbigliamento, il personaggio rimane sempre simpatico al lettore. Sempre circondata dai fedeli collaboratori, ai quali non lesina ordini e da Calogiuri sempre fin troppo presente anche nei pensieri, Imma insegue la carriera e la verità, rivelando il rimorso di trascurare, forse, il marito e la figlia. La trasposizione televisiva sí discosta da questa trama. I personaggi vivono la loro città con malinconia al passato ed alle tradizioni, lontano dal turismo di massa che invade la piccola provincia con quella che viene definita, forse superficialmente, una banale curiosità